Ulivi da traslocare in via Caltagirone, Anima Verde
Non si fermano le proteste per la potatura (ed il trasloco come annunciato dal sindaco Grando) degli ulivi di Via Caltagirone. Sulla vicenda torna anche Anima Verde:
“Progresso, turismo, opportunità. Parole buttate a casaccio per giustificare colate di cemento inutili. La continua ricerca di trasformare una cittadina balneare della provincia nella Cannes dei poveri, sta continuando a mietere vittime. Vittime sacrificali sono gli alberi, che non hanno mai ricevuto le adeguate cure”.
In pochissimi anni sono cambiati i paesaggi, enormi palazzi sono stati aggiunti nei ristretti spazi vuoti rimasti, la natura ogni volta, con un temporale o una folata di vento, ci ricorda chi realmente comanda. L’erosione purtroppo non si può fermare. Certo però possiamo fermare chi trasforma le spiagge in una proprietà privata. Possiamo fermare chi, anche con tutti i permessi del caso, sposta alberi. La strada asfaltata, la rotatoria, qualche sponsorizzazione buttata qua e là, non può essere l’unica moneta di scambio possibile. Servono servizi, servono vere infrastrutture. Di certo alberghi e loculi abitativi non saranno la soluzione. Se non ci sono i soldi, ci sono mille altri modi per raggiungere gli obiettivi. Basta comunque averne”.
“L’ambientalismo tante volte osteggiato – si chiede Anima Verde – forse è scomodo per determinati progetti di sviluppo? Di certo, anche se diranno il contrario, è chiara la spinta di espansione a nord e a sud della città. Nonostante le discordanze politiche di Ladispoli e Cerveteri, è chiaro che si sta puntando molto sull’edificabilita della zona di Torre Flavia e che le strade si incontreranno, magari si uniranno anche, se si riesce a seguire un’unica stella. C’è bisogno di ambientalismo per portare progresso. C’è bisogno di rispettare le regole della Natura per intraprendere nuove sfide ed essere competitivi su ogni fronte”.