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Suona la prima campanella a Ladispoli e Cerveteri: tutti in classe

Bambini e ragazzi finalmente tra i banchi di scuola dopo la chiusura forzata di marzo a causa del coronavirus

Suona la prima campanella a Ladispoli e Cerveteri: tutti in classe –

Ingressi scaglionati, mascherina sul viso, niente baci o abbracci. Gel igienizzanti e mascherine di ricambio nello zaino.

Suona la prima campanella a Ladispoli e Cerveteri: tutti in classe

L’anno scolastico, questa mattina, si è ufficialmente aperto. A Ladispoli e Cerveteri è suonata la prima campanella che segna l’inizio dell’anno scolastico 2020/2021. Un anno particolare, fatto di regole più stringenti, di distanziamento, di controllo della temperatura. Di maggiore responsabilità per alunni, insegnanti e genitori.

Un anno scolastico iniziato in salita in diversi casi. Come ad esempio alla Don Milani, e in particolar modo a Casetta Mattei, dove i genitori questa mattina si sono presentati insieme ai loro figli, sebbene il consiglio di istituto abbia deliberato il trasferimento delle classi esistenti nel plesso de I Terzi. (LEGGI QUI).

Suona la prima campanella a Ladispoli e Cerveteri: tutti in classe

Alla Giovanni Cena di Cerveteri dove proprio nei giorni scorsi era impazzata la polemica relativa alle tende della Protezione civile montate nel giardino della scuola e che dovevano servire da aule da utilizzare per garantire il distanziamento tra i bambini. Tende che questa mattina sono però rimaste chiuse con gli alunni fatti “accomodare” a scuola, dove però, molto probabilmente ora, nelle classi più popolose sarà necessario utilizzare la mascherina anche quando si è seduti al banco.

Apertura dell’anno scolastico anche negli istituti comprensivi e superiori della vicina città di Ladispoli. Qui qualche problema di assembramento all’ingresso dei vari plessi scolastici si sarebbe verificato. Colpa non dei bambini, ligi al rispetto delle regole più volte ribadite, quanto dei genitori. Genitori che non si vedevano da tempo e che oggi, dopo mesi di lontananza, in diversi casi hanno fatto “comunella” senza rispettare distanze e l’invito a evitare baci e abbracci.

Nella maggior parte dei casi, la situazione, all’interno degli istituti scolastici ladispolani la situazione sembra essere sotto controllo, con i banchi in classe disposti per lo più a un metro di distanza l’uno dall’altro così da riuscire a rispettare le prescrizioni del Comitato Tecnico Scientifico. Niente mascherina quando si è seduti al banco, dunque, nella maggior parte dei casi.

Proprio come nella maggior parte dei casi il pasto sarà consumato al banco, in classe, anziché nelle aule mensa, per lo più trasformate in aule.

Suona la prima campanella a Ladispoli e Cerveteri: tutti in classe

E a proposito di mensa scolastica a tornare alla carica è stato ancora una volta il dirigente scolastico Riccardo Agresti che è tornato a puntare i riflettori sul polifunzionale da poco intitolato a Marco Vannini.

Il dirigente scolastico della Corrado Melone aveva chiesto, ancora una volta, l’utilizzo di questo spazio per poter allestire la mensa. Ma da palazzo Falcone è arrivato il “no”. E così il dirigente scolastico ha annunciato che almeno per il momento il tempo pieno non partirà, proprio come non partirà il servizio di refezione scolastica.

Secondo quanto spiegato proprio da Agresti il problema nel far partire il servizio sarebbe legato alla mancanza di spazio a sufficienza, a detta della Cir (la ditta che si occupa del servizio di refezione scolastica), per lo sporzionamento, all’interno dei locali mensa della Fumaroli.

Suona la prima campanella a Ladispoli e Cerveteri: tutti in classe
Suona la prima campanella a Ladispoli e Cerveteri: tutti in classe

Suono della campanella anche per gli istituti superiori. Anche qui quando non sarà possibile rispettare la distanza in classe sarà obbligatorio l’uso della mascherina. Diverso il caso del liceo Pertini, dove la dirigente scolastica ha annunciato l’uso della protezione anche durante le ore di lezione.

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