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Stalking e mobbing, per l’Associazione Donna vanno usate le telecamere

Chieste le telecamere a circuito chiuso nelle scuole per debellare mobbing, stalking e fenomeni di nonnismo

Stalking e mobbing, per l’Associazione Donna vanno usate le telecamere –

L’Associazione Culturale Donna opera a Ladispoli dal 2008 e da sempre si confronta su queste tematiche.

In una recente nota, l’associazione presieduta da Maria Teresa Corrao, ha sottolineato la sua opera di sensibilizzazione nei confronti del Ministero dell’Istruzione nonché nei confronti degli addetti ai lavori delle scuole elementari e medie.

L’idea è quella di installare telecamere a circuito chiuso nelle scuole per scoraggiare i fenomeni di mobbing e stalking sul posto di lavoro e anche i fenomeni di “nonnismo”.

“Pertanto l’Associazione Culturale “DONNA”, continua dal 2008 la propria iniziativa culturale intitolata “Dai una Famiglia Unita ai tuoi figli” al fine che i bambini ed i ragazzi abbiano una corretta educazione impartita tanto dalla madre quanto dal padre che insieme operano quotidianamente per il benessere non solo materiale ma in principal modo psicologico dei propri figli unitamente all’insegnante che impartisce le regole all’interno della Scuola Elementare e Media, affinché il comportamento dei bambini e dei ragazzi sarà più educato e finalizzato all’apprendimento della cultura scolastica”.

Lo si legge in una nota che fa anche riferimento alla recente sentenza della Corte di Cassazione n.12827 del 5 aprile 2022 con cui la Suprema Corte ha affermato il principio di “diritto secondo cui integra il delitto di atti persecutori la condotta di mobbing del datore di lavoro che ponga in essere una mirata reiterazione di plurimi atteggiamenti convergenti nell’esprimere ostilità verso il lavoratore dipendente e preordinati alla sua mortificazione e al suo isolamento nell’ambiente di lavoro che ben possono essere rappresentati dall’abuso del potere disciplinare culminante in licenziamenti ritorsivi tali da determinare un vulnus alla libera autodeterminazione della vittima”.