Omicidio volontario pluriaggravato, dalla premeditazione, pericolo di fuga e futili motivi.
Sarebbe questa l’accusa principale contestata a Claudio Campiti, l’uomo (viveva a Ladispoli fino al 2016) che ha ucciso tre donne e ferito altre tre persone a Roma, all’interno di un bar gazebo nel quartiere di Fidene. durante una riunione di condominio.
La contestazione complessiva degli inquirenti comprende anche il triplice tentato omicidio e il porto abusivo di armi.
Al vaglio di chi indaga, però, ci sarebbe anche l’appropriazione indebita per aver sottratto la pistola dal Poligono di tiro. Secondo quanto si è appreso gli investigatori dei carabinieri hanno in programma anche l’acquisizione nella struttura sportiva di Tor di Quinto la documentazione relativa a Campiti, i verbali di ingresso e uscita. Inoltre saranno visionate le telecamere. L’obiettivo è ricostruire le responsabilità di chi doveva vigilare e non l’ha fatto. Resta poi in prognosi riservata, all’ospedale Sant’Andrea, una donna rimasta ferita gravemente ieri dall’azione di fuoco posta in essere da Campiti. Invece l’uomo che con coraggio ha fermato l’attentatore sarà dimesso nelle prossime ore dal Policlinico Gemelli.
fonte: askanews.it