Il senatore e segretario del Pd Lazio, Bruno Astorre promette battaglia per il ritorno all’elezione diretta da parte dei cittadini delle massime cariche di Città Metropolitana
“Mi incateno al Senato per l’elezione diretta del sindaco metropolitano” –
Promette battaglia affinché i cittadini del territorio, e non solo quelli di Roma Capitale, possano tornare ad eleggere le massime cariche di Città Metropolitana. A dirlo è stato il senatore e segretario del Pd Lazio, Bruno Astorre che ha promesso di incatenarsi al Senato se ciò non dovesse avvenire.

“Siamo fortunati perché abbiamo un galantuomo capace e onesto come Gualtieri che fa entrambe le cose – ha detto Astorre in un’intervista all’agenzia Dire – Ma se guardiamo ai 5 anni precedenti con la Raggi e la vicesindaca Teresa Zotta, bravissima donna ma eletta consigliera capitolina con poche centinaia di voti, e pensiamo che a decidere sulla strada provinciale Frascati-Colonna o sull’istituzione di un liceo a Monterotondo o Bracciano sia solo chi vota per il sindaco di Roma questo è un modo che non ha capo né coda”.
Per il Senatore, “il popolo, votando no al referendum ha deciso di far rimanere le province come organi costituzionali. Io li ritengo validissimi a livello sovracomunale ed è impensabile che non ci sia un’elezione diretta”.
“E poi è vergognoso – ha proseguito Astorre nell’intervista all’agenzia Dire – che i consiglieri metropolitani lavorino gratuitamente, senza permessi né rimborsi spese. È vero che in passato ci sono stati sprechi e ruberie e certamente vanno eliminati, ma non si può procedere ‘quando a tordi e quando a grilli’. Per cui una volta si fanno gli sprechi e ora arriviamo all’estremo opposto”.