A Ladispoli non si ferma l’allarme per le truffe telefoniche: ora ci sarebbero anche i finti venditori del Folletto. A denunciare l’episodio è proprio una residente contattata “da una signorina che mi ha chiamato a nome della Folletto”.
“Mi ha detto che, essendo il mio aspirapolvere un vecchio modello, stava andando fuori produzione”.
La malcapitata, effettivamente proprietaria di un folletto, è stata insospettita dal tono della voce della donna dall’altra parte della ‘cornetta’ e da una eventuale “penale” che avrebbe dovuto pagare nel caso si fosse rifiutata di acquistare sacchetti e altri prodotti legati all’aspirapolvere. Se non avesse acquistato, infatti, per lei sarebbero scattate 130 euro di penale.
“Alle mie rimostranze – spiega la malcapitata – la fina centralinista mi ha chiesto di cercare il contratto mentre lei avrebbe atteso in linea. Le ho chiesto di richiamarmi dopo, così da darmi il tempo di trovare il documento e leggerlo, ma niente”.
Di più, alla richiesta dell’utente di qualche dato in più, la centralinista avrebbe alzato la voce “minacciandomi di lasciare nella mia cassetta della posta un bollettino di penale da pagare. Pretendeva che io confermassi la consegna per il giorno dopo scegliendo una fascia oraria”.
Al rifiuto la finta centralinista ha di nuovo “alzato la voce ripetendo il mio nome e cognome e se fossi io al telefono”.
Domande alle quali la malcapitata si è rifiutata di rispondere riagganciando la chiamata per poi chiamare il fornitore di zona che le ha confermato che si trattava di una truffa. Non sarebbe nemmeno l’unica persona che sarebbe stata contattata da finti fornitori.