Gli istituti comunali sembrano non aver recepito le linee guida del ministero dell’istruzione e del comitato tecnico scientifico in materia di coronavirus
Scuole nel caos a Bracciano sull’applicazione dei DPCM –
Patto di co-responsabilità e mascherine fornite dalle famiglie: gli istituti scolastici di Bracciano si affidano a un DPR del 2007 piuttosto che alle linee guida del Ministero.
“I genitori sono stati costretti a firmare un patto di co-responsabilità, modificato unilateralmente dalla direzione scolastica” – scrive un genitore
Il documento, basato su un DPR del 2007, prevedrebbe norme in aperto contrasto con quanto stabilito dai DPCM governativi.
“All’interno del plesso della scuola primaria di via dei Lecci – racconta – gli alunni di 3ª, 4ª e 5ª sono stati messi in condizione di promiscuità nei giorni precedenti, per sopperire alle assenze di alcuni docenti”.
In una di queste classi vi è stato un positivo, con il rischio di aver contagiato sia i compagni della propria classe che quelli della classe dove è stato spostato.
“La Asl ha infatti comunicato ai genitori, tramite la dirigente, che la classe dove i bambini sono stati spostati è stata possa anch’essa in quarantena”, aggiunge.
Anche l’ingresso B dell’istituto è un problema.
“È situato in una naturale strettoia – spiega il genitore – che amplifica l’assembramento all’ingresso e all’uscita dei piccoli studenti, vanificando qualsiasi altra norma per il distanziamento successivamente adottata”.
“La dirigenza scolastica brancola nel buio, omettendo informazioni per canali ufficiali, commettendo errori grossolani che possono però mettere a serio rischio la salute dei loro figli e la propria”, concude.