Il Comune di Santa Marinella interverrà sul tratto di lungomare Marconi all’altezza di Torre Chiaruccia
E’ necessario mettere in sicurezza la parte interessata dall’erosione del mare, ma non prima aver interessato la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e dell’Etruria Meridionale, visto che su quel tratto di costa vige un vincolo archeologico legato alla presenza della colonia romana di Castrum Novum.
L’annosa questione relativa al consolidamento costiero è strettamente legata agli interventi, per la quale la Regione Lazio ha emesso un finanziamento di tre milioni e 250mila euro in favore del Comune di Santa Marinella finalizzate alla realizzazione di opere anti erosione. Ora, uno stralcio del fondo regionale, verrà utilizzato nel tratto a nord di Torre Chiaruccia, con l’obiettivo di fronteggiare gli effetti dei fenomeni di dissesto dei litorale.
E’ importante chiarire che fin dal 2010 la criticità è stata oggetto di attenzione da parte degli uffici preposti, che con diverse note inviate al Ministero delle Infrastrutture e alla Regione Lazio, hanno sollecitato interventi e sopralluoghi tecnici. Diversa questione è quella legata alla sicurezza delle palafitte presenti nell’area, la cui messa in sicurezza spetta invece ai concessionari delle strutture.
“Abbiamo intenzione di salvaguardare il nostro lungomare e lo faremo con tutti i mezzi che avremo a disposizione- afferma il sindaco Pietro Tidei- E’ fondamentale agire in sinergia con Regione, Soprintendenza e concessionari per risolvere in modo efficace e duraturo il problema dell’erosione costiera”.
Nei mesi scorsi è stato effettuato un intervento importante a Capolinaro, dove è stato eseguito il ripascimento e la messa in sicurezza del tratto di costa attraverso il prelievo di giacimenti di sabbia sottomarini così da ripristinare l’assetto morfologico delle spiagge.