Tra la canzone di Fulminacci e la missione del rover Perseverance, il nome della città gira da settimane
Santa Marinella tra le stelle, dal palco di Sanremo a Marte –
La notizia scientifica di oggi è che il rover spaziale della Nasa Perseverance è stato fatto muovere dai tecnici del controllo missione per circa 6 metri e mezzo.
Sembra una cosa da poco, se non fosse per l’immensa distanza che divide la Terra e Marte, dove il robot è arrivato pochi giorni fa.
Alle cronache locali, Perseverance era balzato per la citazione dello Science Park dedicato a Guglielmo Marconi che ha sede a Santa Marinella, presso la struttura di Torre Chiaruccia a Capolinaro.
All’epoca era stata occasione di prestigio internazionale per la città, i promotori del parco scientifico e il Sindaco Pietro Tidei.
Dalle stelle in cielo a quelle della musica
A questo evento si è poi aggiunta la notizia che uno dei brani che sarebbero stati presentati all’annuale gara canora di Sanremo avrebbe raddoppiato l’occasione.
Fulminacci ha portato sul palco dell’Ariston una canzone che s’intitola “Santa Marinella” durante la seconda serata della kermesse ligure.
La città fa da sfondo agli stati d’animo di un ragazzo che vive sensazioni ed emozioni sentimentali di cui ha consapevolezza proprio nella città che da il titolo al brano.
“È una storia d’amore basata su un racconto che mi è stato fatto da un amico. L’ho scritta due anni fa, ma parla molto anche di me”, spiega l’autore.
Fulminacci, un ragazzo romano di 23 anni, è vincitore della Targa Tenco come miglior Opera Prima e del Premio MEI come miglior giovane dell’anno, debuttando quest’anno nella categoria “Campioni”.
Un nome che gira
Una curiosità è sentire il nome di Santa Marinella in una manifestazione canora fondata dal famoso consorzio floricolo di Sanremo, un tempo grande concorrente delle aziende di floricoltura locali.
Di certo è che la città può sfruttare a pieno due occasioni per far parlare di se e attrarre la curiosità di chi non la conosce e magari potrebbe desiderare scoprirla, se non questa estate, nelle prossime a venire.
Claudio Lippi