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Santa Marinella, revocata la concessione alla Porto Romano

Il Sindaco di Santa Marinella annuncia la rottura definitiva con il concessionario dello scalo turistico e peschereccio della città

Santa Marinella, revocata la concessione alla Porto Romano –

Si apre un nuovo capitolo per il porticciolo turistico di Santa Marinella, l’Amministrazione comunale ha ufficialmente revocato la concessione alla Porto Romano.

“Dopo oltre venti anni di immobilismo questa amministrazione ha finalmente compiuto un atto importante dichiarando la decadenza della concessione demaniale a favore della società Porto Romano”.

Inizia con queste parole il comunicato con cui il Sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, annuncia l’azione intrapresa.

“Ieri mattina l’atto è stato ufficialmente inviato al presidente della società che gestisce lo scalo, l’avvocato Antonio D’Amelio, al Ministero dei Trasporti e alla Capitaneria di Porto”, continua.

Il documento

Tidei sottolinea come il documento sia stato redatto dall’ufficio demanio del Comune sulla base di precedenti studi in materia di esperti del settore.

“Con questa decisione abbiamo ritenuto di dover, finalmente, scrivere la parola fine e annullare l’atto di concessione a favore dell’impresa Porto Romano che, in tutti questi anni si è resa inadempiente su più fronti e soprattutto ha volutamente evitato di firmare la nuova convenzione urbanistica propedeutica per procedere all’avvio delle opere di ampliamento dello scalo turistico della cittadina”.

“E l’ha fatto nonostante esista una sentenza del Consiglio di Stato che, di fatto, li obbligava a compiere quest’adempimento”, aggiunge Tidei.

“L’amministrazione ha potuto compiere questo importante passo che credo riscuota il consenso pressoché unanime, e della cittadina e dei diportisti locali”.

L’azione intrapresa dall’Amministrazione santamarinellese si basa su una nuova legge regionale che ha attribuito ai comuni le funzioni amministrative per il rilascio di concessioni per gli approdi e porti turistici.

La vicenda

Nel 2003 il Ministero concesse alla Porto Romano, la concessione di un ampio specchio d’acqua allo scopo di ristrutturare, ampliare e gestire per 50 anni il porto turistico e peschereccio.

La società si era impegnata a firmare una convezione urbanistica con il comune che venne approvata dal consiglio comunale nel 2015.

“La concessionaria in tutto questo periodo ha seguitato a non dare risposta ai ripetuti inviti e diffide ad adempiere”, scrive Tidei.

La Porto Romano non ha dato seguito nemmeno alla sentenza, emessa dal Consiglio di Stato nel 2019, che dichiarava inammissibile il suo ricorso, presentato per contestare e annullare la convezione urbanistica proposta dal comune.

La conclusione?

“Non consentiremo più come accaduto durante le precedenti amministrazioni all’impresa di seguitare a gestire, a suo piacimento, lo scalo turistico evitando di eseguire le previste opere di ampliamento”.

Per Tidei le decisioni dell’azienda hanno arrecato un grave danno all’economia e allo sviluppo economico della città.

Santa Marinella “avrebbe potuto invece sfruttare le potenzialità dovute alla presenza di uno scalo turistico nel suo comprensorio”, conclude il Sindaco.

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