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Sanità, Spi/Cgil: “No alle liste d’attesa e sì alle Rsa pubbliche”

A maggio solo un cittadino su quattro è riuscito a prenotare una visita nei tempi previsti

Sanità, Spi/Cgil: “No alle liste d’attesa e sì alle Rsa pubbliche” –

A maggio solo un cittadino su quattro è riuscito a prenotare una visita nei tempi previsti e soprattutto la Sanità non è dappertutto uguale in Regione.

È l’accusa mossa al sistema sanitario regionale dallo Spi/Cgil di Cerveteri e Ladispoli.

“Ci sono Aziende Sanitarie con tempi superiori alla media regionale e Aziende Sanitarie (fra cui la nostra) con ritardi preoccupanti.

Inoltre, La lega dei pensionati di Cerveteri e Ladispoli dichiara: “Molti dei pensionati di Cerveteri e Ladispoli che si rivolgono ai nostri uffici lamentano di non riuscire ad avere un appuntamento presso la specialistica della nostra Casa della salute sull’Aurelia e sono costretti ad accettare l’appuntamento che il “REcup” regionale propone loro in centri di Roma spesso lontani, o comunque in centri specialistici fuori dal territorio di Cerveteri e Ladispoli”.

Di conseguenza o sono ancora abili, in grado di prendere treno o macchina autonomamente o se non sono in grado di farlo, chi può va a pagamento ed i centri privati in questi anni si sono moltiplicati, o purtroppo fatto gravissimo, rinunciano a curarsi.

Chiediamo quindi che le prestazioni specialistiche erogate presso la nostra Casa della Salute vengano sensibilmente aumentate.

Per ridurre le liste di attesa serve altro personale, nuove tecnologie e una diversa organizzazione del lavoro. Tutta la procedura va rivisitata.

I fondi messi a disposizione con il PNRR rappresentano opportunità importanti di cambiamento.

Le organizzazioni sindacali vanno ascoltate con attenzione poiché hanno serie proposte di cambiamento del sistema fin qui messo in atto.

Il Sindacato Cgil/pensionati ha comunque messo a disposizione un telefono Whatsapp (3515638127) dove chiedere informazioni e nelle nostre sedi si può essere aiutati, anche con l’ausilio della Federconsumatori, ad esigere dalla Asl le prestazioni nei tempi dovuti.

Infine, il 5 luglio i pensionati della Cgil e delle Uil, insieme, manifestano dalle 9,30 in poi in Piazza Oderico da Pordenone a Roma: un presidio per spingere la Regione Lazio a mantenere il suo impegno, preso due anni fa, di aprire in ogni Asl delle Residenze Sanitarie Assistenziali Pubbliche (quelle strutture in cui sono ricoverati tanti anziani anche per la mancanza di una efficace assistenza domiciliare).

Riteniamo inaccettabile che questo importante settore sanitario sia stato lasciato negli anni alla sola gestione privata convenzionata”.

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