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Riscossione Tari, Spi Cgil: ”Errori nelle comunicazioni”

Il sindacato punta i riflettori sulle cartelle fatte recapitare prima delle festività natalizie a molti utenti del Comune di Ladispoli

Riscossione Tari, Spi Cgil: ”Errori nelle comunicazioni” – Non ci stanno i cittadini a vedersi recapitare bollette della Tari (dal 2013 al 2018) che hanno già pagato.

Nei mesi scorsi l’amministrazione, aveva infatti avviato degli accertamenti sull’effettivo pagamento della tassa da parte degli utenti ladispolani.

Accertamento basato sostanzialmente sull’incrocio dei dati in possesso da palazzo Falcone. Da qui l’invio, già prima delle festività natalizie, delle cartelle per la riscossione dei soldi mai versati da parte dei cittadini.

Tra questi, però, a quanto pare, ci sono anche utenti che la tassa dei rifiuti contestata l’hanno già pagata. È quanto segnalato dalla Spi/Cgil.

“Alla riapertura dei nostri uffici – hanno detto – numerosi cittadini sono venuti a chiederci consiglio e spiegazioni per gli avvisi di pagamento inviati dal Comune per la tassa della spazzatura degli anni scorsi, dal 2013 al 2018. In alcuni casi – hanno proseguito dal sindacato -. si tratta di migliaia di euro.

Alcuni di loro asseriscono di aver pagato, altri di averlo potuto fare solo in parte per sopraggiunti disagi economici.

Per altri ancora la quantificazione della tassa non corrisponde al numero dei componenti della famiglia, essendo sopraggiunte, variazioni dello stato di famiglia.

Riscossione Tari, Spi Cgil: ''Errori nelle comunicazioni''
Riscossione Tari, Spi Cgil: ”Errori nelle comunicazioni”

Fra loro sicuramente si nasconderanno anche cittadini, evasori seriali delle tasse, ma condannando fermamente quest’ultima categoria, ci interessa occuparci delle prime. 

 Dalla lettura delle comunicazioni abbiamo riscontrato errori di varie tipologie: calcolo, nella applicazione di sanzioni ed interessi, confusione tra TARES e TARI.

Molti asseriscono di non aver ricevuto alcun avviso bonario, obbligatorio, per intenderci quello che viene inviato da qualsiasi amministrazione pubblica, prima di procedere con le sanzioni.

A tutti coloro che ritengono che ci siano delle inesattezze, rammentiamo che è possibile fare ricorso entro 60 giorni dalla notifica e che per ulteriori informazioni siamo a disposizione presso la nostra sede in Via Firenze 76, il lunedì e il venerdì dalle 10 alle 12, portando ovviamente la documentazione ricevuta e le ricevute dei pagamenti effettuati”.