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Restituiti all’Italia quattro buccheri acquistati da un turista danese a un tombarolo cerveterano

Restituiti all’Italia quattro buccheri acquistati da un turista danese a un tombarolo cerveterano – di Giovanni Zucconi

Restituiti all’Italia quattro buccheri acquistati da un turista danese da un tombarolo cerveterano
Restituiti all’Italia quattro buccheri acquistati da un turista danese a un tombarolo cerveterano

Una storia che sembra inventata. Siamo negli anni ’60, e un turista danese in visita a Cerveteri incontra nei pressi della Necropoli della Banditaccia uno dei tanti tombaroli che hanno distrutto il nostro immenso patrimonio archeologico. Un tombarolo a Km zero. Uno di quelli che preferisce vendere il suo “raccolto” direttamente al consumatore. Senza quindi dover passare attraverso intermediari che gli tolgono parte del suo “meritato” guadagno.

Questo tombarolo aveva il suo banchetto nel baule della sua macchina. Dove esponeva tutti i reperti archeologici frutto dei suoi scavi clandestini.

Il signor Bent Søndergaard è sicuramente un uomo onesto. Ma è difficile non cedere alla tentazione di portarsi a casa, per poche Corone, degli autentici reperti etruschi. Così l’affare si conclude, e Bent Søndergaard si porta a casa tre kantaroi e un oinochoe.

Ma, come dicevamo, Bent Søndergaard è un uomo onesto. E negli anni seguenti è stato tormentato dal rimorso di aver compiuto un atto riprovevole. Tanto da non esporre mai in casa sua questi reperti. Che quindi finirono, e rimasero, in soffitta. Tanto da farsi giurare dai suoi figli che, alla sua morte, li avrebbero restituiti all’Italia.

Bent Søndergaard era un uomo onesto. Ma anche i suoi figli. Che, appena è stato possibile, hanno esaudito le ultime volontà del loro padre.

La cerimonia di riconsegna dei quattro buccheri etruschi, riconducibili al VI secolo a.C., è avvenuta in questi giorni a Copenaghen. Nella sede dell’ambasciata italiana. Dove l’ambasciatrice Stefania Rosini ha preso in consegna i reperti insieme al generale Pietro Francesco Salsano, comandante della Divisione Unità mobili specializzate dei Carabinieri. Si stima che il valore approssimativo dei reperti restituiti sia di circa 5.000 euro.

L’Ambasciatrice ha espresso, a nome di tutti noi, “formale ringraziamento per la spontaneità del gesto volto alla restituzione in favore dello Stato italiano“. Non sarebbe male se il Presidente Mattarella gli facesse una telefonata.

Speriamo adesso che questi reperti tornino a Cerveteri. Nel nostro Museo.

Bent Søndergaard
Bent Søndergaard