Il coordinamento della Lega Militanza Leghista Cerveteri interviene duramente sul Festival Etrusco contro il razzismo promosso dall’amministrazione comunale
”Quei soldi era meglio usarli per tappare qualche buca” – Va bene ricordare, ma non va bene strumentalizzare un determinato periodo storico.
A dirlo puntando i riflettori sul Festival Etrusco contro il razzismo, promosso dall’amministrazione comunale di Cerveteri è il coordinamento Lega Militanza Leghista Cerveteri.
“Che sia necessario ricordare per non dimenticare e per spiegare ai nostri giovani cosa è accaduto di doloroso nel periodo della seconda guerra mondiale è di estrema importanza.
Raccontando la storia nelle scuole ed avviare discussioni e confronto dialettico proprio con i giovani del nostro territorio, questo per noi di Lega Militanza Leghista di Cerveteri è di altrettanta importanza e funzionalità.
Fu il 27 gennaio del 1945, che le truppe sovietiche in offensiva a Berlino, arrivarono ad Auschwitz scoprendo per la prima volta dall’inizio della guerra uno dei tanti olocausti che l’essere umano è stato capace di commettere!
Migliaia di ebrei ammassati al freddo costretti alla fame e uccisi lentamente per il solo fatto di essere ebrei. Ancora una volta l’uomo si dimostrò peggiore di qualsiasi animale ed essere vivente!
Ma questa è storia e grazie a Dio l’abbiamo letta, studiata e soprattutto capita.
Vorremmo andare oltre per non fermarsi, e allora perché spendere ben dodicimila euro di soldi comunali per delle attività pseudo culturali che strumentalizzano un periodo storico così importante mettendolo in parallelo con un argomento come il razzismo di cui Cerveteri non ha il minimo sentore?

Ve lo diciamo noi – spiegano dal coordinamento -anche se tutti lo avete ben compreso, tutto questo sperpero di soldi pubblici serve al lancio o meglio al rilancio dell’immagine di Pascucci nell’area nazionale, perché nonostante i suoi continui passaggi televisivi non è riuscito ancora come si suol dire a “bucare lo schermo”.
Se non fosse una situazione tragicamente vergognosa a Cerveteri, si potrebbe anche sorridere guardando ed ascoltando i suoi interventi televisivi ripetitivi e logorroici, come del resto sono tutti i suoi “sermoni” in consiglio comunale.
Un sindaco noioso da ascoltare – proseguono ancora – e superficiale negli argomenti che tratta un festival è una priorità di scelta per un Comune florido ed in piena crescita economica ma non certo per un Comune come il nostro in piena crisi con gravissimi e cronici problemi strutturali.
Si continua a spendere soldi pubblici per pseudo “attività culturali” che denotano solo l’arroganza e la supponenza di questa sinistra che ancora pensa attraverso queste attività di portare risultati e fondando la sua battaglia su argomenti anacronistici.
Sono disperatamente alla ricerca del modo di rifarsi una immagine politica credibile ma nei fatti assistiamo al nulla, niente di costruttivo per il nostro Comune.
Dodicimila euro che potevano essere utilizzati per tappare qualche buca o meglio per sistemare e rendere agibili i giardini delle nostre scuole dove i nostri bimbi, già costretti in scuole spesso fatiscenti, possano godere di qualche momento all’aria aperta interi quartieri ancora senza illuminazione delle strade e perché non utilizzare questi soldi per aumentare ore di assistenza a chi ha bisogno?
Queste sono alcune delle priorità da mettere in atto immediatamente e su cui noi della Lega Militanza Leghista siamo convinti si debba puntare e invece questo sindaco continua imperterrito a proporre una gestione amministrativa dedicata a se stesso e alla sua voglia di ascesa nel gota politico nazionale.
Dire basta non serve bisogna agire contro questo sistema grottesco di vivere a cui siamo sottoposti, noi non possiamo assuefarci a questa sinistra che fa una politica contro un nemico inesistente come il “razzismo”!
Cerveteri non è mai stato un comune “razzista” e non ha necessità di un’amministrazione “frustrata” inetta ed inconcludente come questa, che per non aver portato alcun beneficio alla nostra cittadinanza cerca di confonderci con attività culturali con il preciso intento di distogliere l’attenzione dai vari problemi”.