PD Santa Marinella: “Basta immobilismo, il Castello di Santa Severa torni ad essere un luogo vivo di cultura” –

“Dopo oltre due anni e mezzo di mandato della Giunta Rocca, la situazione del Castello di Santa Severa merita una riflessione seria e approfondita. Quello che dovrebbe essere un fiore all’occhiello del patrimonio culturale del Lazio vive oggi una fase di incertezza e di evidente mancanza di direzione.”
Lo dichiara il Partito Democratico di Santa Marinella e Santa Severa, che in un comunicato afferma inoltre:
“Non esiste una programmazione culturale di rilievo, i rapporti istituzionali con il Comune di Santa Marinella mancano di rispetto, e la gestione complessiva sembra ignorare la vera vocazione del Castello: essere un punto di riferimento turistico, economico e identitario per l’intero territorio.
Il Partito Democratico di Santa Marinella e Santa Severa, con il costante impegno portato avanti dal PD a tutti i livelli istituzionali e in città grazie al lavoro della consigliera comunale delegata al castello Paola Fratarcangeli, ha vigilato e più volte denunciato la gestione miope e arrogante di Laziocrea, la partecipata regionale responsabile del Castello di Santa Severa.
“Abbiamo interrogato, segnalato e chiesto chiarezza – spiega Fratarcangeli – perché il Castello non può diventare terreno di sperimentazioni improvvisate o di speculazioni mascherate da innovazione. Per garantire un vero futuro alla storica fortificazione servono competenza, visione e rispetto per il territorio”.
“In questi anni – aggiunge la segretaria del circolo Lucia Gaglione – anche i consiglieri comunali di opposizione più vicini alla Giunta Rocca hanno mostrato disinteresse per la questione. La mancanza di una strategia culturale della Regione Lazio, aggravata dalle tensioni interne alla maggioranza di centrodestra, hanno prodotto risultati deludenti, come il calo dei visitatori, la perdita di attrattiva e un’immagine appannata di uno dei luoghi più suggestivi del litorale laziale, situato a nord di Roma, tra l’aeroporto di Fiumicino e il porto di Civitavecchia.”
Laziocrea, invece di presentare un business plan coerente con la valorizzazione del luogo, ha avanzato una bozza di convenzione contenente richieste, che così formulate sono da ritenersi irricevibili. Tra queste figurano lo sgombero di due piani del Museo del Castello e del Centro Studi Marittimi del Museo del Mare e della Navigazione Antica, l’acquisizione della biglietteria, la riduzione delle giornate gratuite destinate all’amministrazione e l’introduzione di nuove spese a carico del Comune.
Questi e altri temi sono stati affrontati dalla Commissione Consiliare Castello che, grazie all’impegno della presidente Paola Fratarcangeli e dei consiglieri che ne fanno parte, è stata elaborata una bozza della nuova convenzione. Il documento sarà discusso nel consiglio comunale aperto in programma per il prossimo 24 ottobre e sarà poi presentato a LazioCrea.
Si tratta di un passo importante, da accompagnare alla ricerca di una soluzione urgente per evitare la chiusura del Museo Civico del Mare, messo a rischio dopo l’annuncio del ritiro di Coopculture, e per garantire la salvaguardia dei posti di lavoro. Necessario, quindi, raggiungere un accordo soddisfacenteper definire la nuova convenzione tra il Comune e LazioCrea.
Anche il “Comitato Castello” condivide questa posizione e, nel corso di un recente incontro alla presenza del sindaco, degli amministratori locali di maggioranza, consiglieri regionali di opposizione e di numerosi cittadini, lo ha sottolineato con forza.
Per il Partito Democratico, il Castello deve tornare quanto prima a essere un punto di riferimento centrale per la vita della comunità, un luogo vivo e aperto, capace di accogliere cultura, arte e turismo, e di far rivivere il nostro territorio durante tutto l’anno. In questa ottica la sottoscrizione della nuova convenzione può determinare un buon punto di partenza.”










