L’allarme lanciato da Enea
”Nel 2100 le coste italiane saranno sommerse dal mare”
Il fenomeno dell’innalzamento del mare potrebbe mettere a rischio il nostro Paese, coinvolgendo tutte le regioni italiane bagnate dal mare.
A lanciare l’allarme è Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, per l’energia e l’ambiente, che al convegno sullo sviluppo sostenibile ha presentato alcune preoccupanti proiezioni riguardanti il rapido innalzamento del mar Mediterraneo.

Secondo le previsioni lanciate da Enea, appunto, a causa del riscaldamento globale migliaia di chilometri quadrati di aree costiere potrebbero presto sparire.
In pratica, entro la fine del secolo, il mare potrebbe innalzarsi a tal punto da inondare le 40 costiere più a rischio presenti in Italia.
Tra queste, Trieste, Venezia e Ravenna; Pescara, la foce del Sangro e del Tronto in Abruzzo; in Puglia con Foggia e Taranto; in Liguria con La Spezia; in Toscana con Versilia, Cecina, Follonica, Piombino, Marina di Campo sull’Isola d’Elba, Grosseto e Albinia.
E ancora, nel Lazio con la piana Pontina, Fondi e la foce del Tevere; in Campania nella piana del Volturno e del Sele; in Sardegna a Cagliari, Oristano, Fertilia, Orosei, Colostrai, Nodigheddu, Pilo, Platamona e Valledoria (Sassari), Porto Pollo e Olbia.
In Basilicata; in Sicilia, a Siracusa, Ragusa, Trapani e Marsala.
In alcune zone di Reggio Calabria e nell’area di Catanzaro.