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Museo di Scienze Naturali. Ladispoli valuta l’istituzione

Un’istituzione permanente al servizio della società e del suo sviluppo

Museo di Scienze Naturali. Ladispoli valuta l’istituzione –

Il Comune di Ladispoli sembrerebbe seriamente interessato all’istituzione di un Museo di Scienze Naturali e Ambientali.

A darne la notizia il dottor Valentino Valentini del Museo Laboratorio della Fauna Minore.

Valentini chiarisce che con la pandemia di Covid-19 “è entrato in crisi anche un modello culturale che dobbiamo a tutti i costi tentare d’integrare”, riconsiderando seriamente come fare “business” con la biosfera.

Un Museo di Scienze Naturali ed Ambientali può diventare il mezzo per divulgare una conoscenza virtuosa per rifondare la convivenza umana in senso ecologista, assumendosi la piena responsabilità nei confronti dell’Ecosistema.

“Il Museo di Scienze Naturali – spiega Valentini – è un’istituzione permanente al servizio della società e del suo sviluppo (oggi meglio definito a livello europeo come “sviluppo sostenibile”), è aperto al pubblico e ha funzioni di ricerca, conservazione e valorizzazione di un insieme di beni naturali e culturali che acquisisce, conserva e soprattutto espone ai fini di studio, educazione e diletto, e serve ad integrare la scuola e la famiglia nell’orientare i ragazzi verso scelte di vita consapevoli e sostenibili”.

Tante le voci di importanti professori e ricercatori nazionali che spezzano lance a favore di queste istituzioni, pur rare in Italia, soprattutto nel centro sud.

Ad esse si aggiungono quella del professor Franco Tassi, noto ecologo e Presidente del Centro Parchi Internazionale in Roma, e del professor Marco Valle, Presidente della Società Italiana di Scienze Naturali nonché Direttore del Museo Civico di Scienze Naturali di Bergamo, per i quali  “la realizzazione di presidi culturali permanenti, muniti anche di adeguati laboratori didattici, potrebbe portare enormi benefici per il territorio e per l’ambiente.

Rappresentando anche “un’ottima meta per le visite scolastiche (con tanto di ingresso-biglietteria e posti di lavoro per giovani laureati e diplomati nelle discipline di pertinenza), e una rilevante attrattiva per quell’ecoturismo, oggi in pieno sviluppo che, com’è noto, costituisce uno dei segmenti basilari del turismo “verde” nel nostro Paese.