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Ladispoli, Paliotta: “Anche al Borgo di Palo e al Castello Odescalchi il set di Promises”

Ladispoli, Paliotta: “Anche al Borgo di Palo e al Castello Odescalchi il set di Promises” –

Ladispoli, Paliotta: “Anche al Borgo di Palo e al Castello Odescalchi il set di Promises”

“Sono continuate in questi giorni le riprese di alcune scene del film in lavorazione “Promises”.

Lo dichiara dal proprio profilo Facebook il medico ed ex Sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta, autore anche di alcune importanti pubblicazioni dedicate alla storia e alla cultura del territorio.

“Dopo la Posta Vecchia – ha proseguito Paliotta – il set si è spostato al Castello Odescalchi e sulla spiaggia tra il Castello ed il Borgo di Palo. Vicino ai resti di antiche mura di epoca romana affioranti dal mare, in un luogo che molti ladispolani chiamano ” Maretto”. Sono esattamente gli stessi luoghi usati da tanti registi dal dopoguerra ad oggi: in particolare fu Mario Soldati, tra il 1952 ed il 1953, ad usare queste ambientazioni per girare tre film: “I tre Corsari” e “Jolanda la figlia del Corsaro Nero” ( tratti dai racconti di Salgari) e “Il sogno di Zorro”.”

“Il cinema italiano – ha ricordato l’ex primo cittadino – stava cercando di risollevarsi dalle rovine della guerra, Cinecittà era tornata in grande attività: la Ponti- De Laurentis e la Lux Film scelsero il meglio per affiancare il già famoso Mario Soldati .Alle sceneggiature collaborò Ennio De Concini, il commento musicale fu affidato a Nino Rota, la direzione della fotografia a Tonino Delli Colli.”

“Tra i collaboratori – ha sottolineano Paliotta – anche Massimo Iaboni e Leo Catozzo, che diventerà il direttore della fotografia di Fellini. Per realizzare molte delle scene dei film fu costruito un grande galeone spagnolo a grandezza naturale, posto per metà sulla spiaggia davanti al Borgo e per metà in mare. Tra gli attori de “Il sogno di Zorro” quattro giovanissimi che avrebbero fatto tanta strada : Delia Scala, Sofia Loren (per la prima volta sullo schermo), Vittorio Gassman e Walter Chiari.”

“Per i figuranti e le controfigure – ha concluso l’ex Sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta – furono chiamati tanti ladispolani: i pescatori, i bagnini, i ferrovieri della stazione di Palo, i contadini immigrati a Ladispoli da pochi anni e abitanti allora nelle case del Borgo e alla Posta Vecchia.”

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