“La città non può perdere uno dei suoi patrimoni più importanti”
“Le operazioni dell’ Anas di taglio dei pini ritenuti pericolosi sono per ora terminate . Sono 19 gli alberi abbattuti, il tutto in base ad una perizia che i Consiglieri di minoranza hanno contestato dimostrando gli errori in essa contenuti (età di piantumazione sbagliata e posizionamento errato)”.

Così l’ex sindaco ed attuale consigliere comunale di minoranza Crescenzo Paliotta.
“Anas, Comune e Sovrintendenza – aggiunge -purtroppo non hanno ritenuto di approfondire la perizia e si apre ora il tema di come salvare gli altri 110 pini rimasti che rischiano un ulteriore danno dal parassita che sta attaccando i pini in tutto il centro Italia”.

“In base a Decreti Ministeriali e Regionali il trattamento anti parassiti è obbligatorio sia per gli Enti Pubblici che per i privati. Nel caso dei pini del rettilineo dell’ Aurelia ( patrimonio storico-ambientale tutelato anche dal Piano Paesistico Territoriale) la richiesta è che il Comune obblighi l’ Anas al trattamento specifico anti parassiti mentre altro obbligo dell’ Anas ( dato dalla Sovrintendenza ) è la ripiantumazione di nuovi pini al posto di quelli abbattuti”.
“Ladispoli – conclude – non può perdere uno dei suoi patrimoni ambientali più importanti”.