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Ladispoli, approvata mozione per il Crocifisso in aula consigliare e negli altri edifici comunali

La mozione presentata dai consigliere Ardita e Cavaliere di Fratelli d’Italia

Riceviamo e pubblichiamo:

Ladispoli, approvata mozione per il Crocifisso in aula consigliare – Nella seduta del Consiglio Comunale di Ladispoli del 29.1.19, la maggioranza del Sindaco Alessandro Grando ha approvato la mozione presentata dai Consiglieri Comunali: Giovanni Ardita e Raffaele Cavaliere di Fratelli d’Italia.

La mozione: “richiesta esposizione crocifisso in Aula Consigliare ed altri edifici comunali” nr. 53749 del 20.11.18, dopo un breve dibattito, è stata approvata dalla maggioranza di centro destra, voti contrari: Giuseppe Loddo, Ida Rossi, Francesco Forte, Antonio Pizzuti Piccoli; hanno lasciato l’Aula prima del voto: Renzo Marchetti, Federico Ascani e Concetta Palermo.

La croce cristiana cattolica è universalmente riconosciuta come simbolo dei valori cristiani che da duemila anni hanno ispirato la morale degli italiani, dei popoli europei e che ha influenzato molti concetti etici di tante  culture a livello planetario.

L’etica promossa dalla ns Costituzione si ispira direttamente ai valori cristiani di rispetto della persona, del diritto alla vita, della protezione della natura come bene comune messo a disposizione da Dio e  dato in gestione all’umanità, di uguaglianza, di libertà di coscienza, di solidarietà.

La revisione del Concordato Lateranense del 1929, attuato nel 1984, ha definitivamente sancito l’Italia come nazione laica e la religione Cattolica con la legge nr. 121 del 25.3.1985 non è più religione di Stato.

La polemica promossa dalla sinistra italiana e dai loro accoliti, sulla presenza del crocifisso negli edifici pubblici, è stata placata da un parere del Consiglio di Stato (nr. 556 del 2006).

Il Consiglio afferma: “…in Italia, il crocifisso è atto ad esprimere, appunto in chiave simbolica ma in modo adeguato, l’origine religiosa dei valori di tolleranza, di rispetto reciproco, di valorizzazione della persona, di affermazione dei suoi diritti, di riguardo alla sua libertà, di autonomia della coscienza morale nei confronti dell’autorità, di solidarietà umana, di rifiuto di ogni discriminazione, che connotano la civiltà italiana…”.

Il Gesto del Consiglio Comunale di Ladispoli ha valore anche come promozione dell’identità storica-culturale – religiosa, visto che la cessione della sovranità nazionale obbliga le istituzioni italiane a sottostare al diktat della “Troika” ( BCE- Banca centrale europea, FMI- Fondo monetario internazionale  Commissione Europea, Tutte istituzione private votate da nessuno!), la sostituzione etnica promossa da organizzazioni Internazionali come l’ONU (sempre costituita da personaggi non votati dai popoli e finanziati dalle lobby mondialiste) e il tentativo di cancellare l’identità di genere con la promozione dell’ideologia gender nelle scuole e nei mass-media.

La sentenza del 18.3.2011 della Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, accogliendo il ricorso dell’Italia, ha stabilito che la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche non costituisce una “violazione dei diritti umani”. La sentenza emessa dalla Corte Europea descrive il crocifisso, non solo come simbolo religioso, ma anche identitario, frutto e simbolo dell’evoluzione storica della comunità italiana e di antichissime e ininterrotte tradizione ancora oggi attuale e fondata sui principi e sui valori democratici e umanitari delle civiltà occidentali.

Il Capogruppo di FdI – Ladispoli

Raffaele Cavaliere

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