Evidenzapolitica

La maternità surrogata diventa reato universale, via libera al ddl dopo il sì del Senato

Passa al Senato il ddl contro la gravidanza surrogata, scontro duro con la minoranza che compatta vota no al provvedimento

Dopo l’ok alla Camera, via libera al ddl n.824 anche in Senato, chi pratica la maternità surrogata all’estero compie un reato, non era dunque bastato vietarlo nel nostro paese ora anche chi si recherà fuori, dove la pratica è possibile e legale compirà un illecito per il governo italiano.

Scontro duro tra maggioranza ed opposizione, momenti di tensione i Presidenti di turno hanno dovuto riprendere i senatori e minacciare la sospensione del dibattito.

La maggioranza compatta vota a favore del ddl, facendo passare la gravidanza surrogata come un reato universale grave, una pratica lecita in 65 paesi nel mondo, tra questi 6 sono in Europa; l’opposizione unita in questa battaglia si schiera tutta contro il provvedimento.

Anche la senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo ha preso la parola : “Questo disegno di legge espone al rischio che si sia di fronte ad un manifesto ideologico, piuttosto che alla volontà di affrontare razionalmente un tema che dovrebbe vedere, nella libertà e autodeterminazione delle persone e nel benessere psicofisico del minore, in qualunque circostanza sia venuto alla luce, la nostra stella polare”.

La maternità surrogata diventa reato universale, via libera al ddl dopo il sì del Senato
La maternità surrogata diventa reato universale, via libera al ddl dopo il sì del Senato

“In altre circostanze – continua la senatrice- sarei stata ben felice di intervenire su in disegno di legge volto alla modifica della legge n.40 del 2004, in particolare per abrogare la parte dell’articolo 13 che dispone il carcere per quei ricercatori italiani che volessero derivare linee cellulari staminali dalle blastocisti sovrannumerarie destinate al congelamento distruttivo. Ma invece, anziché essere qui per festeggiare la liberazione della scienza da un divieto alla ricerca scientifica ideologico ed ipocrita, oggi siamo qui a discutere l’allargamento della punibilità di scelte riproduttive compiute da cittadini italiani in stati, a noi prossimi, in cui perfettamente legali e regolamentate”.

La Senatrice ha ricordato alla maggioranza anche gli stati dove la pratica è solidale e legale chiudendo il suo intervento con parole forti: “Qualunque cosa si pensi, legittimamente, di questa scelta faccio fatica a comprendere come si possa paragonare la gestazione solidale alla stregua di reati gravissimi – che, questi sì, evidentemente hanno un portato universale – penso alla pedofilia, al terrorismo o ad azioni di genocidio”.