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La Dinamo si ferma: “rispettiamo le regole anche se non ci piacciono”

Tutte le motivazioni in una lettera aperta in cui si sfogano su una situazione ingiusta dopo gli sforzi fatti

La Dinamo si ferma: “rispettiamo le regole anche se non ci piacciono” –

“La Dinamo ha sempre messo al primo posto della propria attività la sicurezza e la tutela della salute dei propri iscritti”.

Così inizia la lettera aperta ad iscritti e sostenitori diffusa dalla Pallacanestro Dinamo

La squadra avvisa che sospenderà tutte le attività sportive fino al 24 novembre.

La lettera elenca una lunga lista di adempimenti rispettati fin qui per mantenere in piedi l’attività, ma che, al di là dell’esborso economico, non sono bastati per evitare la chiusura.

Neanche il fatto che “non ha mai riscontrato alcun caso di positività al Covid tra i propri tesserati” è servito.

“Nonostante tutto ciò, e proprio perché le regole le seguiamo sempre, anche quando non ci piacciono, da oggi e fino al 24 Novembre siamo costretti a sospendere tutte le attività sportive relative a Basket e MiniBasket”.

Poi lo sfogo

“Non siamo scienziati, medici, virologi, politici, o altre categorie di persone che stanno ore e ore in tv, ma secondo noi consentire le attività sportive aiuterebbe a contenere il propagarsi del virus”, dicono.

C’è più rischio su un autobus: “Non ne facciamo una questione medica diciamo solo che chi andava in palestra fino a ieri era controllato e tracciato”.

“Un eventuale positivo o uno che avesse mostrato o dichiarato sintomi sarebbe stato rilevato e si sarebbe arrivati rapidamente a isolare tutto il gruppo di contatti”, aggiungono.

“Le palestre in questo hanno funzionato molto meglio delle App o dei Tracing manuali fatti da personale ASL (iper impegnato) su base intervista (rapida e sommaria) del positivo”.

“Finché non si trova una cura (o un vaccino) la misura migliore per il contenimento dei possibili effetti negativi del virus è che le persone positive e i loro contatti stretti siano isolate”.

E sottolineano che forse un positivo non infetterà chi va in palestra, ma potrà continuare a propagare il virus andando a prendere un caffè entro le 18, al bar.

“Continueremo a rispettare le regole, quali che siano, siamo gente di sport e siamo abituati a farlo, ma… arbitro che stai a fischia’?”, concludono.

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