Il vice sindaco Pierpaolo Perretta ribadisce le sue considerazioni sulla “doppia posizione” delle associazioni ambientaliste relativamente alla collocazione del concerto. Amici di Torre Flavia: “Pesanti accuse gratuite e ingiustificate”
Jova Beach, continua lo scontro sul fratino –
“Ci sono cittadini che remano contro Ladispoli”.
Il vice sindaco Pierpaolo Perretta torna a ribadire il suo pensiero sul Jova Beach Party e sulla presenza del fratino.
Il concerto che si sarebbe dovuto svolgere a Ladispoli, a Torre Flavia, alla fine è stato annullato per il parere contrario della Lipu.
Associazioni ambientaliste si erano battute contro lo svolgimento della manifestazione che avrebbe potuto danneggiare il volatile e il luogo di nidificazione dello stesso.
E così il concerto si sposta di qualche chilometro. A Campo di Mare.
Problema risolto!
Se non fosse che proprio nelle settimane scorse, il fratino è stato avvistato nell’area da poco recintata da Città Metropolitana.
A circa 500 metri di distanza dall’arenile su cui avrà luogo il concerto.
Contrariamente a quanto avvenuto nella città balneare ladispolana, per le associazioni ambientaliste il concerto si potrà fare.
Il fratino è ben lontano dall’area, non ha ancora nidificato e dunque non ci sarebbero problemi per lo svolgimento dell’evento.
E per il vice sindaco ladispolano quelli usati sono due pesi diversi.
“Da una parte c’è Ladispoli che ha una sua proposta fattibile”.
Proposta “boicottata dalle associazioni che hanno fatto ferro e fuoco sui social”, ha proseguito Perretta.
Stessa cosa che invece, ad oggi, non avviene per Campo di Mare.
“Pesanti accuse gratuite e ingiustificate” per gli Amici di Torre Flavia chiamati in causa dal vicesindaco durante il suo intervento a Centro Mare Radio.
“La cosa strana è che queste esternazioni – hanno detto – provengono da un’amministrazione che, pur di fare il concertone a Ladispoli a tutti i costi, prima dei sopralluoghi, volle cancellare tutte le prove della accertata nidificazione del fratino, rimuovendo tutte le staccionate che proteggevano la duna di fronte alla Torretta”.
“Fuori dall’area naturale protetta, ma dentro il potenziale cantiere del concerto”.
“Questo sì – hanno detto dagli Amici di Torre Flavia – che è boicottaggio! Ai danni della comunità europea, non solo di Ladispoli”.
“Le associazioni di volontariato sono diventate purtroppo il capro espiatorio per coprire le gravissime mancanze progettuali e manageriali di questa amministrazione comunale che, a quanto pare, non ha ancora la più pallida idea di come si gestisce il patrimonio naturalistico ad essa affidato”.
“O peggio ancora, non lo vuole fare”.
“Invece di essere contenti delle opportunità che può offrire questo luogo – hanno proseguito ancora – non vedono l’ora di sfruttarlo a loro piacimento senza considerare l’importantissima vocazione naturalistica di Torre Flavia”.
E dagli Amici di Torre Flavia tengono a precisare che “il fratino a Campo di Mare non ha ancora mai nidificato”.
“Se le scelte progettuali influenzano pesantemente un ecosistema fragile come quello legato alla spiaggia, anche Cerveteri sta dimostrando poca lungimiranza nella scelta delle attività da svolgersi”.
“Un deserto biologico può tornare a fiorire, se uno vuole”.