fbpx
 
Città

I ragazzi dell’Ilaria Alpi di Ladispoli alla scoperta dell’identità europea nell’Erasmus in Croazia

Gli studenti hanno partecipato al progetto S.H.A.R.E. CULTURES: COSA E’ DAVVERO L’EUROPA?

I ragazzi dell’Ilaria Alpi di Ladispoli alla scoperta dell’identità europea nell’Erasmus in Croazia –

Sono volati in Croazia nove studenti dell’Ilaria Alpi di Ladispoli. “Missione”: Erasmus, il progetto di scambio culturale organizzato dall’Unione Europea che in questo caso ha coinvolto quattro scuole di quattro Paesi diversi: “IES Fernando Savater”della Spagna, “ Zàkladní škola Morkovicve” della Repubblica Ceca e infine “VI Osnovna škola” della Croazia.

Il primo scambio sarebbe dovuto avvenire a marzo del 2020 ma a causa dell’emergenza sanitaria tutto è stato rinviato a tempi migliori. E così, dopo un anno di sacrifici, a maggio del 2021, dal 17 al 21, si è finalmente svolto il primo incontro, anche se virtuale, organizzato dalla scuola ladispolana.

Quest’anno, invece, dall’8 all’11 marzo, è stata la Repubblica Ceca a organizzare l’incontro, sempre virtuale. Dal 15 al 21 maggio, invece, finalmente, lo scambio Erasmus è stato fatto in presenza, in Croazia. Sette giorni di grandi esperienze per i ragazzi dell’Ilaria Alpi.

“Alle 11:30 tutto il gruppo italiano aveva appuntamento all’aeroporto di Fiumicino e alle 13.30 stavamo volando verso questa nuova esperienza”, raccontano dalla scuola

“Il primo incontro con gli studenti stranieri è stato con gli spagnoli sull’autobus che abbiamo condiviso per raggiungere Varazdin, la città dove avremmo vissuto la nostra avventura”.

“Sarà una diceria quella che italiani e spagnoli si comprendono velocemente, ma vi assicuro che neanche 10 minuti dopo esserci conosciuti eravamo un gruppo affiatato come se ci conoscessimo da una vita”.

“Tra chiacchiere, canzoni e risate ci siamo ritrovati di fronte all’hotel dove avremmo alloggiato per quella settimana”.

“Abbiamo trovato gli studenti della Repubblica Ceca ad aspettarci,  più silenziosi e timidi rispetto a noi, ma con i quali in breve tempo abbiamo fatto amicizia”.

“Così è iniziata la nostra esperienza”.

“Il secondo giorno è stato il più bello, secondo noi”.

“Abbiamo visto per la prima volta la scuola croata, una scuola fantastica: colori ovunque ci girassimo, due palestre enormi, una biblioteca e addirittura un laboratorio di chimica”.

“Siamo stati accolti dagli studenti della Croazia nella palestra principale della scuola. Il preside ci ha fatto un discorso di benvenuto, seguito da una presentazione musicale, e i gruppi di studenti si sono iniziati a mischiare”.

“Il pomeriggio siamo stati accolti dal sindaco e successivamente ad ogni alunno croato è stato assegnato uno studente straniero proveniente da un altro paese per una passeggiata, in modo da conoscersi meglio tra ragazzi e per conoscere meglio Varazdin”.

“Martedì mattina abbiamo fatto una gita al castello di Trakošcan mentre il pomeriggio siamo tornati nella scuola per finire le attività programmate,  come la danza tipica croata, l’orienteering e la lavorazione dell’argilla”.

“Mercoledì abbiamo visitato il parco nazionale Plitvička Jezera, un luogo stupendo completamente avvolto nel verde della natura. Giovedì è stato il giorno più tranquillo, abbiamo creato una presentazione power point comodamente in albergo, per condividere con i nuovi amici i piatti tipici della cucina romana: la carbonara e l’amatriciana”.

“Venerdì mattina abbiamo dovuto salutare la Repubblica Ceca. Quello stesso giorno abbiamo visitato la bellissima città di Zagabria, divertendoci tutti insieme saltando nei trampolini di Amazinga”.

“Una settimana era praticamente passata e noi non ce ne eravamo resi conto. Abbiamo, invece, salutato gli spagnoli venerdì sera e tra abbracci e lacrime ci siamo separati per tornare ognuno alla propria vita, un po’ cambiata da questa esperienza. Parlando anche con gli altri miei compagni che hanno vissuto come me questa esperienza,  tutti concordiamo sul fatto che la cosa più bella di ogni sera fosse vederci tutti quanti nella Hall dell’hotel e scambiare quattro chiacchiere fino a quando non fosse il momento di andare a dormire”.

“E dopo anche la parte finale in Spagna di un’altra settimana, alla scuola di Jerez de la Frontera, dove abbiamo visitato tutt’altro mondo ma comunque bello e particolare nonostante fosse diverso (ma in fondo è proprio questo il bello, conoscere le diversità), visitato tanti luoghi, imparato nuove cose, rafforzato le nostre competenze, creato nuove amicizie e consolidato le vecchie, concordiamo che questa è stata un’esperienza che tutti noi studenti porteremo nel cuore”.

“La distanza può renderci diversi, ma grazie ad una lingua comune, l’inglese, è bellissimo poter conoscere persone di altre culture, condividendo le cose comuni e conoscendo cose nuove, il tutto in una settimana ciascuno in ogni paese,  dove ci siamo appunto resi conto di una cosa importante:

L’EUROPA E’ SPECIALMENTE CONDIVISIONE

L’identità europea è la condivisione delle varie diversità e l’unione in un’identità unica nella quale ci riconosciamo uniti e simili. L’idea di condivisione viene trasmessa e rappresentata anche nel titolo del progetto, “SHARE Cultures”, e ha visto coinvolti in totale 33 studenti italiani e altrettanti in Cechia, Croazia e Spagna in tre anni di duro lavoro e sacrifici che hanno fronteggiato i problemi della pandemia, in cui alla fine la voglia di stare insieme, virtualmente o fisicamente, ha vinto, sconfiggendo tutte le difficoltà incontrate e lasciando spazio ai bei momenti vissuti insieme.”

Post correlati
Città

Lutto ad Anguillara, scomparso il papà di Emiliano Minnucci

Città

Prevenzione dal tumore al colon retto: kit disponibili nelle farmacie comunali di Cerveteri

CittàCronacaNotizie

Cerveteri, alle 21.00 la rievocazione storica della passione e morte di Gesù

CittàCronaca

Ladispoli, all'alberghiero ripartono i corsi BLSD

Iscriviti alla nostra Newsletter e rimani sempre aggiornato.