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Il 31 luglio e il 1° agosto due grandi appuntamenti culturali per il territorio

Eventi organizzati dal Gruppo Archeologico del Territorio Cerite e dal Museo Civico di Santa Marinella

Il 31 luglio e il 1° agosto due grandi appuntamenti culturali per il territorio – Sarà un gran bel fine settimana, a cavallo dell’ultimo giorno di luglio ed il primo di agosto, dedicato alla Cultura quello offerto al grande pubblico da parte del GATC – Gruppo Archeologico del Territorio Cerite e del Museo Civico di Santa Marinella – Museo del Mare e della Navigazione Antica che presenteranno, in due sedi molto belle, due distinte iniziative culturali, ma, per certi versi, sempre culturalmente parlando, anche integrabili visto, comunque, che, entrambe, vanno a  toccare gli antichi romani. La prima dal punto di vista linguistico e la seconda da quello storico – militare ed urbanistico – sociale.  Anche in questa occasione ( insieme in questi due specifici al suddetto Museo Civico) il GATC, il quale da più di 20 anni (è stato fondato nel 1999 e conta oltre 250 iscritti) porta avanti il suo impegno civile, di partecipazione e di contributo alla difesa del nostro patrimonio storico archeologico unendolo a quattro lustri di ricerche, scoperte, didattica e divulgazione scientifica, dispiega alcune delle  sue forze migliori in due, come succitato, iniziative culturali, entrambe di grande valenza e spessore. Entrando nel dettaglio: la prima rientra nel novero del ciclo delle seguitissime conferenze estive, illustrate dai migliori specialisti, che si tengono nel delizioso ed antico Cortile delle Barozze sito all’interno dello splendido castello di Santa Severa, del cui polo museale è direttore scientifico il noto e stimatissimo ( vds. in proposito ad es. – fra le decine e decine di importanti studiosi a tutti i livelli – i famosi divulgatori Piero ed Alberto Angela, l’archeologo Andrea Carandini presidente del  FAI e la giornalista Donatella Bianchi presidente del WWF ) archeologo Dr. Flavio Enei. La conferenza in oggetto si svolgerà il  31 Luglio alle ore 21,00 e sarà tenuta dalla Prof.ssa Simona Pirazzi  bravissima docente ( e grande studiosa delle due materie) di latino e greco al Liceo Classico Dante Alighieri di Roma il quale, da sempre, è considerato, per la qualità che esprime, grazie ai suoi bravissimi insegnanti, un Liceo di assoluta eccellenza nel panorama romano e nazionale. Il titolo della conferenza “Così lontani, così vicini: il greco e il latino … e noi!!” è già di per se ben ragionato ed estremamente bello ed “intrigante” e promette sicuramente molto bene. Ovviamente, come è nella tradizione del GATC e del Museo Civico l’assistere alla Conferenza è a titolo assolutamente gratuito e l’unica “raccomandazione” da fare a chi verrà ad ascoltare, è quella di giungere con un pochino di anticipo in modo da potersi sistemare nella maniera migliore, pur considerando l’ampiezza del Cortile delle Barozze che, ormai da molti anni, consente un notevole buon agio agli spettatori che sono presenti. L’altra, anche questa assolutamente da non perdere (l’ingresso anche qui è gratuito ed è consigliato di pervenire in tempo utile ed, a quanto risulta a tutt’oggi, anche il parcheggio del porto sarà all’uopo disponibile) da parte di chi ama la Cultura, è la presentazione del Quarto Quaderno sulle ricerche archeologiche in corso da dieci anni a Castrum Novum una delle fortezze antico romane di 2.300 anni fa che, insieme a quelle di Pyrgi, Alsium e Fregellae, doveva rappresentare la prima difesa costiera dell’Urbs Aeterna (lgs. Tibullo ed Ovidio) nel caso in cui Cartagine, all’epoca potenza egemone del Mediterraneo, avesse deciso di attaccare Roma via mare fin dal tempo della cosiddetta Prima Guerra Punica (264 a.C.). Il Quarto Quaderno su Castrum Novum, il quale sarà presentato in una sede estremamente bella che è quella del belvedere della Marina (il porticciolo) di Santa Marinella l’1 Agosto con inizio alle ore 21,00  ( vedrà, nel suo incipit, i saluti istituzionali recati dai vertici Regionali, Comunali, della Soprintendenza Archeologica e dell’Enel) è particolarmente incentrato, a parte un ampio introibo dedicato a ciò che è stato riportato alla luce dalla Missione Archeologica  Internazionale (italo, franco, ceca), sempre coordinata da Flavio Enei per conto del Comune di Santa Marinella e sotto l’egida della Soprintendenza Archeologica e su quanto focalizzato e studiato, dal 2010 ad oggi ed aggiornato, con dovizia di particolari, sulle ricerche effettuate negli ultimi quattro anni, pure in considerazione che il Terzo Quaderno su Castrum Novum risale al 2016.Questo Quarto Quaderno che è curato (more solito, con la massima attenzione possibile come per i precedenti) da Flavio Enei e dall’ottimo grafico Paolo Pero, si compone di 234 pagine e risulta già estremamente invitante e bello nel cromatismo della splendida copertina che riprende, fra l’altro, interessantissime immagini di ritrovamenti riportati alla luce in loco fra cui la ben conservata ampia strada in basoli ( farebbe piacere pensarla come un simbolismo reale di una via ben tracciata (quale è) in questa ricerca archeologica visto inoltre che si accompagna anche, nel prosieguo di copertina, ad una foto di una bella mano marmorea – ivi ritrovata – stringente un volumen (volume) un’immagine tangibile di studio ed approfondimento –  la quale, dalla porta est dell’oppidum (fortezza), recava nel cuore della città. Città che è esistita per almeno 700 anni c.a. in quanto viene ancora citata da Rutilio Namaziano (l’ultimo importante poeta e scrittore della latinità) nel “De reditu suo” (“Sul proprio ritorno”)  risalente al 415 p.C. e narrante il suo viaggio (e contestualmente la decadenza dell’Impero Romano d’Occidente) effettuato tutto via mare in navigazione costiera verso la Gallia, sua terra di origine, datasi la totale insicurezza delle vie terrestri in mano ai Goti ed ai Visigoti i quali effettuavano sanguinose scorribande e relative depredazioni ai danni di chiunque osasse ivi avventurarsi. Tornando ai nostri giorni vi è da dire che, come annunciato dal sindaco di Santa Marinella Avv. Pietro Tidei, è in itinere la creazione del Parco Archeologico di Castrum Novum il quale costituirà un gran bell’unicum insieme alla sottostante  domus  (casa) a pianta quadrata (è a pochi metri di distanza e fiancheggiante la Via Aurelia), cioè i resti di una casa antico romana fornita anche di un suo bel balneum (terma) con annessa forica (latrina) con tutto l’insieme ben riportato alla luce dai relativi scavi archeologici della missione internazionale e dotata, come per Castrum Novum, di ottimi pannelli illustrativi a colori. Una domus, questa in oggetto,risalente all’epoca imperiale e quindi, ovviamente, successiva alla fondazione dell’oppidum di  Castrum Novum; la quale, da iniziale fortezza, divenne poi, a tutto tondo, una vera e propria città sicuramente ben fruente anche di quanto contenuto nel suo fronteggiante  grande sistema di peschiere marine ritenute, insieme a quelle di Torre Astura, fra le più estese del mar Mediterraneo. Peschiere le quali, vistane la più che notevole ampiezza, probabilmente le consentivano anche di “esportare” la sua itticoltura  fino al remunerativo, e mai saturo, mercato romano.  

Arnaldo Gioacchini – Membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale

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