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Grazie infermieri, grazie medici. Gli angeli silenziosi dei tamponi combattono, in prima linea, una guerra con armi spuntate

Gli operatori sanitari sono lo scudo contro il virus, spesso diventano il parafulmine della rabbia per una sanità al collasso

Grazie infermieri, grazie medici

Grazie infermieri, grazie medici. Gli angeli silenziosi dei tamponi combattono, in prima linea, una guerra con armi spuntate
Grazie infermieri, grazie medici

In silenzio e umiltà sono loro gli infaticabili, quelli che restano vittime di aggressione e male parole, quelli che nonostante la disorganizzazione e le difficoltà del sistema Italia, portano avanti lo stesso una guerra impari contro il virus, spesso facendo da scudo col loro corpo e rischiando di persona, sia la propria salute sia la loro incolumità. 

Alle prese con la rabbia dei cittadini, al centro di un ciclone sanitario che fa acqua da tutte le parti, non dimentichiamoci di loro, nostri concittadini in tuta e visiera. 

Anche loro, forse più di tutti, sono vittime di una carenza di pianificazione politico amministrativa a monte che si ripercuote con conseguenze nefaste sulla collettività.

Non lasciamoli soli, sosteniamoli perché sono il nostro scudo e non il parafulmine. 

Oltre l’orario di lavoro affrontano code interminabili ed orari infiniti, andando oltre il loro dovere, molti guidati semplicemente dalla propria buona coscienza.