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Finanziamento del Castellaccio di Monteroni, il PD Ladispoli: “Merito soprattutto del lavoro svolto nel periodo 2005 – 2015”

“Il lavoro fatto negli anni passati è stato determinante”

Finanziamento del Castellaccio di Monteroni, il PD Ladispoli: “Merito soprattutto del lavoro svolto nel periodo 2005 – 2015”

“Il finanziamento da parte del Governo del Progetto di recupero del Castellaccio dei Monteroni è una notizia positiva per la città di Ladispoli e, in particolare, per la zona dove sorge l’antico manufatto. La legge che ha consentito questo stanziamento di più di 3 milioni di euro è quella della cosiddetta Rigenerazione Urbana, provvedimento che ha permesso l’arrivo di molte risorse a quasi tutti i Comuni italiani, dando un’ulteriore spinta alla ripresa del nostro Paese. Come accaduto in altre occasioni, soprattutto per progetti molto complessi (ad esempio il recupero di Torre Flavia), il finanziamento ottenuto per il Castellaccio è stato possibile grazie a quanto fatto non solo negli ultimi anni ma fondamentalmente nel periodo 2005 – 2015”.

Ad affermarlo è il PD Ladispoli che in una nota stampa aggiunge:

Finanziamento del Castellaccio di Monteroni, il PD Ladispoli: "Merito soprattutto del lavoro svolto nel periodo 2005 - 2015"
Finanziamento del Castellaccio di Monteroni, il PD Ladispoli

“Per correttezza di informazione riepiloghiamo alcuni passaggi amministrativi:

  • A seguito di numerose richieste finalmente il 24-7-2008 l’allora Giunta comunale ottiene dall’Arsial (Regione Lazio) che il Castellaccio diventi di proprietà comunale;
  • Dopo l’accordo con la Fondazione Diritti Genetici, che predispone in un anno il Progetto di Recupero, la Giunta Comunale approva il 21-9-2010 il Progetto definitivo;
  • Il 30-11-2010 la Direzione Regionale dei Beni Culturali inserisce il Castellaccio nell’elenco dei manufatti di interesse Storico-Artistico;
  • Nel 2009, nel frattempo, il Comune ottiene un primo finanziamento ministeriale per realizzare la delimitazione precisa dell’area di pertinenza e per realizzare le strutture per la fornitura di energia da fonti alternative (lavori appaltati e conclusi). Lo scioglimento della Fondazione Diritti Genetici impedisce però
    l’esecuzione del progetto completo di recupero. I fondi non vengono erogati alla Fondazione.

Come si può quindi vedere il lavoro degli anni passati è stato determinante per poter presentare al Ministero un progetto completo (quello redatto dalla Fondazione aggiornato ai prezzi e alla normativa attuali) che aveva dovuto superare tutti i vincoli e le regole della Sovrintendenza”.

“Spiace rilevare come, a differenza di altri Comuni anche a noi vicini, la Giunta di Ladispoli del sindaco Grando non sia stata in grado di presentare anche altri progetti finalizzati a una vera RIGENERAZIONE URBANA (ad esempio intervenendo sui marciapiedi e sulla ciclopedonalità)”.

“È evidente come – chiude la nota – in questi ultimi anni, si sia pensato ad annunciare molto (sin troppo) e a progettare poco”.

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