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Civitavecchia, ricorsi tempio crematorio e Ambyenta Lazio: il Comune vince

Il sindaco Tedesco e il vicesindaco Magliani “Civitavecchia ha bisogno di impegno serio, non delle chiacchiere autoassolutorie di Pd e 5 Stelle”

Civitavecchia, ricorsi tempio crematorio e Ambyenta Lazio: il Comune vince –

Arrivano insieme due buone notizie per la città sul fronte della tutela ambientale: i ricorsi delle società Tempio crematorio e Ambyenta Lazio sono stati respinti al mittente. Per quanto riguarda il ricorso sui limiti del forno crematorio, il Consiglio di Stato ha dato ragione anche in appello alla difesa dell’Amministrazione comunale e la sentenza è definitiva.  Sulla questione dell’impianto di produzione di biometano all’interno del territorio cittadino, invece, il Tar ha rigettato il ricorso perché inammissibile, giacché è la Regione Lazio ad avere la sovranità sul governo dei rifiuti.

Civitavecchia ricorsi tempio crematorio

Il sindaco Tedesco e Il vicesindaco Magliani, assessore all’Ambiente, ripetutamente chiamati in causa sulle due delicate questioni, sono visibilmente soddisfatti delle sentenze che dimostrano il buon lavoro svolto dall’Amministrazione comunale in difesa dei cittadini: “Siamo contenti” hanno dichiarato, “soprattutto per la città, ma anche perché viene riconosciuto tutto il lavoro che abbiamo svolto in difesa dei civitavecchiesi. Eravamo contrari alla realizzazione del forno crematorio nella nostra città, ma ce lo siamo ritrovato dalla precedente amministrazione. Abbiamo difeso il limite determinato in sede di gara alle cremazioni, e adesso, dopo una lunga battaglia a colpi di perizie e denunce, il Consiglio di Stato ha messo la parola fine sulla questione dandoci piena ragione. Potremmo ricordare i tentativi sconsiderati di farci apparire incapaci e poco trasparenti, ma non vogliamo infierire sull’incessante lavoro di arrampicamento sugli specchi del Movimento 5 Stelle, che prima ha lasciato a Civitavecchia questa brutta eredità e poi ha cercato in tutti i modi (inutilmente) di alzare una cortina fumogena per coprire il proprio operato”.

Anche sulla questione del “biodigestore”, Tedesco e Magliani ribadiscono quello che avevano dichiarato pochi giorni fa rispondendo alle note di Pd e Cinque Stelle che chiedevano alla Giunta di comunale di opporsi con forza alla realizzazione: “La sentenza del Tar dà ancora più forza alle nostre parole” hanno dichiarato, “respingendo il ricorso  di Ambyenta Lazio come irricevibile, essendo totale responsabilità della Regione ogni decisione in merito. La nostra opposizione al progetto è chiara e netta, al contrario della Regione Lazio che insiste nel voler gravare la nostra città di questa ennesima minaccia alla salute ambientale. Il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle, perciò, ci facciano il piacere di indirizzare queste giuste preoccupazioni ai loro compagni di partito, invece di sprecare energie e slogan per farsi belli. È una battaglia di civiltà: Civitavecchia merita assunzioni di responsabilità, non chiacchiere autoassolutorie, in tal senso basti pensare che la Regione Lazio non si è neppure costituita in giudizio, mentre la Città metropolitana, altro ente competente in materia di localizzazione di impianti di smaltimento rofiuti, si è rimessa al giudizio del Tar”.

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