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Civitavecchia, Tedesco: “Basta fumi, per un porto green”

Firmato il “Civitavecchia blue agreement” tra Authority, Capitaneria e Comune di Civitavecchia

Civitavecchia, Tedesco: “Basta fumi, per un porto green” –

Firmato questa mattina il “Civitavecchia blue agreement”, l’accordo volontario per ridurre le emissioni dei fumi dalle navi che attraccano lo scalo.

Ad annunciarlo, soddisfatto, è stato il sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco: “Il documento, su cui stavano lavorando da mesi i referenti dell’Autorità di Sistema Portuale, della Capitaneria di Porto, del Comune di Civitavecchia e delle Compagnie di navigazione è fortemente migliorativo di quello già sottoscritto nel 2018 e introducono delle novità che assurgono il nostro porto a modellonazionale e internazionale nella tutela dell’ambiente marino e costiero”.

“Tra le novità più rilevanti – ha spiegato Tedesco – il fatto che tutte le compagnie croceristiche, al pari degli armatori delle linee passeggeri e traghetti, si impegnano ad assicurare emissioni associate all’uso di combustibili aventi un tenore di zolfo inferiore allo 0.1%, già entro le 15 miglia nautiche dallo scalo, unico caso tra i porti italiani, nonché la creazione di un gruppo di lavoro che opererà in funzione dell’utilizzo di nuove tecnologie tendenti a ridurre gli effetti inquinanti”.

“Abbiamo dato una risposta concreta alle legittime richieste dei cittadini. Ringrazio per il lavoro svolto in un clima di collaborazione e sinergia istituzionale il Presidente della AdSP Francesco Maria di Majo e il Comandante della Capitaneria di Porto, Francesco Tomas, l’assessore all’ambiente Manuel Magliani e il dirigente del AdSP Calogero Burgio”.

“Grazie a loro Civitavecchia si pone tra i più virtuosi porti del mediterraneo in materia ambientale e getta le basi per raggiungere nel tempo, attraverso l’analisi di nuove tecnologie applicabili, l’obiettivo delle emissioni zero”.

“La Capitaneria di porto, come di consueto, vigilerà sul rispetto delle regole contenute nell’accordo, sottolineando il fine non repressivo (trattandosi di un accordo volontario) ma, piuttosto, di reciproca condivisione”.

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