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Civitavecchia, Forza Italia attacca l’Agraria: “Amministrazione non più legittimata”

Il duro attacco dei forzisti verso il “governo” dell’Università Agraria

Civitavecchia, Forza Italia attacca l’Agraria: “Amministrazione non più legittimata”

Riceviamo e pubblichiamo:

Uno squallido comunicato quello pubblicato in questi giorni dall’universita’ agraria di Civitavecchia per la povertà di contenuti e la contraddittorietà delle poche idee esposte, ma per fortuna, almeno per il loro virus da U.A., abbiamo ormai raggiunto l’immunità di gregge e sappiamo difenderci.

 Parlano infatti di rispetto della legalità vantando che la loro “amministrazione è stata votata e sulla base di un processo democratico” , ma dimenticano che questa amministrazione non è più legittimata ad operare e si deve  ritenere decaduta per termine del mandato. Continuano ad emettere delibere , a dare appalti ed incarichi per centinaia di migliaia di euro sempre agli stessi personaggi, ma   non hanno ancora dato indicazione ai soci di come pagare la quota 2019 e non hanno  indetto le elezioni nei tempi previsti dal DPR 570 del 1960.

 Infatti, le elezioni devono comunque essere indette, anche se si terranno successivamente, tenuto conto della situazione sanitaria.   Per questo il loro presidente, che ha da statuto il compito di indire le elezioni, dovrebbe decadere da socio secondo l’Art 5, punto 10 dello stesso statuto il quale recita che chi non rispetta le norme statutarie perde la qualifica di socio.

 Continuano a utilizzare la perizia Monaci per le certificazioni, nonostante sia chiaro dal punto di vista procedurale che non è possibile farlo  e siano stati diffidati  dalla Regione con lettera del 3 marzo con la motivazione che quella perizia ha  semplice valore endo-procedimentale. Questi sono solo alcuni dei fatti che dimostrano quanto poco venga rispettata la legalità tanto sbandierata DAL PRESIDENTE  e quale livello abbia raggiunto l’arroganza del Comitato Esecutivo .

FORZA ITALIA scriverà ai responsabili di competenza della Regione  per richiedere  di prendere i provvedimenti del caso, in qualità di organo di sorveglianza.

Si può poi cercare a lungo ma quei meriti “di riorganizzazione, di risveglio e di efficienza”, che si auto-riconoscono, non si trovano proprio. Si stagliano invece ben visibili i molti danni provocati alla città con il blocco delle compravendite e  il rallentamento dei lavori edili imposti su larga parte del territorio  da vincoli inesistenti.

E qui veniamo alle accuse indegne fatte al Comitato dei cittadini. Di questi si dice che “ preferiscono schiamazzare piuttosto che fare”. Menzogna oltre ogni limite, visto che hanno raccolto e depositato una mole di documentazione presso il Commissario agli usi civici, dopo mesi di ricerche accurate in tutti gli archivi locali, quello di stato di Roma ed anche fuori Regione per trovare “le carte” che dimostrano inequivocabilmente l’inesistenza dei vincoli su Bandita delle Mortelle. Il  tutto spendendo il proprio tempo ed  il proprio denaro, non quello della collettività, come avviene per le molte cause di questa amministrazione UA. Certo i documenti ritrovati e utilizzati dal perito del giudice Dr CATALANI, il CTU prof NOTARI, per la sentenza n° 66 del 2019 sono  un flagello per chi vorrebbe continuare a lucrare su tutta tenuta delle Mortelle con le costose conciliazioni per i cittadini (lucrose per altri), vanno ignorate, negate e vanno diffamati tutti coloro che li sostengono. Purtroppo per L’AGRARIA ormai quei documenti sono stati recepiti in tutte le perizie : quella del nostro Comune  sostenuto trasversalmente dalla politica locale, quella dei ricorrenti e, soprattutto, quella del CTU nella causa che ha visto soccombere la stessa agraria. A proposito  della sentenza 66 /2019 del Commissario,  FORZA ITALIA,  sostiene per l’Agraria  sarebbe cosa BUONA E giusta ritirare l’appello alla sentenza e riconciliarsi COSI con la città, visto che ormai è stato acclarato da più parti che gli USI CIVICI non ci sono mai stati .

Restano solo le perizie dei tecnici incaricati dalla stessa Agraria  a non recepire quei documenti e allora si insulta, si parla di oscure macchinazioni,  COME l’obiettivo di candidare il leader del Comitato a presidente dell’Università Agraria. Calunnie, pur di negare la validità a documenti  storici che rendono vuote ed errate le pretese  dell’Università Agraria

Tuttavia, FORZA ITALIA, rileva che comunque c’è una parte sana all’interno dell ente agrario  che non condivide la gestione portata avanti dal comitato esecutivo e che si è resa conto della situazione.  Ormai dovremmo essere giunti alla fine di questa tragicommedia. E’ terminato il mandato di questi tre amministratori presuntuosi che tanto danno hanno arrecato alla citta’ ed anche loro sanno che, dopo la prova che hanno dato, molto difficilmente saranno rieletti.

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