Se non si avvia il monitoraggio del grado di inquinamento elettromagnetico, di fatto decade il Piano Antenne
Che fine ha fatto il Piano Antenne di Cerveteri? – di Giovanni Zucconi
Riprendiamo dopo qualche mese, l’importante tema dell’installazione, sul nostro territorio, delle antenne per la telefonia. Importante perché naturalmente coinvolge la salute di tutti noi. Salute che non dovrebbe essere messa in secondo piano rispetto alla pur primaria esigenza di garantire adeguati collegamenti telefonici, e un’adeguata banda internet. Bisogna, come si è sempre detto, conciliare le due esigenze, e programmare le installazioni delle antenne telefoniche facendo riferimento a precisi criteri che salvaguardano la salute dei cittadini.
Questo obiettivo, come abbiamo già raccontato in precedenti articoli, se lo era posto il Piano Antenne emanato dal Comune di Cerveteri. Ma dopo l’allarme del Consigliere Luigino Bucchi, che potete rileggere qui, abbiamo di nuovo sentito Luca Climati, un autorevole rappresentante dei “Comitati uniti per la tutela del territorio”, per chiedere a che punta sia la realizzazione del Piano Antenne a Cerveteri.

Riprendiamo il discorso da dove lo avevamo lasciato nell’ultima intervista: quale è la situazione attuale del Piano Antenne a Cerveteri?
“Facciamo prima un po’ di Storia. Ricordiamo la sconfitta del Comune al TAR, relativa all’antenna installata in Via dei Prati. Attualmente è in corso un ricorso da parte del Comune, al Consiglio di Stato, relativo proprio alla questione di quell’antenna. Parallelamente, i cittadini hanno presentato un ricorso contro l’installazione dell’antenna posta in Via Zambra. Questo è lo stato delle cose al momento.”
Quali saranno, secondo lei, i prossimi sviluppi?
“Il punto cruciale della questione è che ogni anno il Piano Antenne deve essere aggiornato. Sia per quanto riguarda i siti sensibili, sia per le stazioni radio base mobili. A questo bisogna aggiungere che la società che ha curato il nostro Piano Regolamento Antenne, ha presentato una proposta a mio parere molto valida. È stata proposta una soluzione per 60 rilevazioni indipendenti annue, al costo di 1.000 euro al mese, per due anni. Questo significa che per due anni potrebbero essere effettuate ben 60 rilevazioni annuali del grado di inquinamento elettromagnetico. Più di una a settimana. Inoltre, si tratta di sondaggi attendibili e indipendenti. Differenti da quelli condotti dall’ARPA. Con un costo complessivo assolutamente sostenibile nel nostro bilancio comunale.”
Fino a questo momento non sono mai stati effettuati dei rilevamenti indipendenti?
“Fino a questo momento non c’è stato nessun rilevamento indipendente. Che invece erano previsti dal Piano Regolamento Antenne attualmente in vigore. Il Comune ci deve dare una risposta su questo.”
Il Consigliere Luigino Bucchi ci ha fatto conoscere, con una sua ordinanza, che è pervenuta la richiesta l’installazione di quattro nuove antenne. E che sono pervenute al Comune dieci richieste per adeguamenti, o nuove installazioni, su antenne già esistenti
“Le quattro nuove installazioni sono state richieste per Via Corrado Da Magonza e Via Fosso di Valle del Canneto in località Borgo San Martino. Per Via Del Boietto in località Boietto, e in Via del Grano in zona Due Casette. Ma non sappiamo ancora nulla sulle dieci richieste di adeguamenti, o nuove installazioni, sulle antenne già esistenti. La nostra principale preoccupazione riguarda l’antenna di via dei Prati, così come quella vicino a Zambra, via Martiri delle Foibe e via della Lega. Si tratta di un’area densamente popolata. Con dei siti sensibili nelle vicinanze: asili e persone in condizioni di salute delicate.”
Non sapete ancora nulla su queste dieci richieste?
“No, non sappiamo in cosa consistono queste richieste, né per quali antenne ci sia stata una richieste. Ma c’è ancora una cosa importante da prendere in considerazione. Nell’ultima riunione del tavolo di lavoro, era stato condiviso che la copertura di tutto il territorio del Comune di Cerveteri, per le stazioni radiomobile, era stato raggiunto. Allora che cos’è questa necessità di adeguamento delle dieci istallazioni esistenti? Se la copertura del territorio comunale è già stata raggiunta, si tratta solo di una speculazione sulla pelle dei cittadini.”
Dalle sue risposte traspare una certa preoccupazione
“Siamo preoccupati perché ci chiediamo quale sia la posizione del Comune riguardo a queste questioni. In primo luogo, perché il Comune non ha ancora provveduto alla ratificazione del tavolo tecnico di Consulta. Il tavolo che abbiamo organizzato, e a cui abbiamo partecipato, avrebbe dovuto essere confermato e ratificato a giugno. Ma questo non è avvenuto. E, soprattutto, ci chiediamo perché non sia stato dato mandato, o sottoscritto un accordo, per le rilevazioni a seguito dell’offerta che abbiamo visto prima. Quest’ultimo è un aspetto fondamentale. Se non si avviano le attività di monitoraggio, di fatto decade l’importanza del Piano Antenne. Se non ci fosse questa rilevazione il Piano Antenne sarebbe inutile. Non mi sembra sensato fermare tutto per una spesa di soli 12.000 euro l’anno.
Inoltre, vorremmo chiarimenti sulle dieci richieste presentate dalle compagnie. Il Comune le ha prese in considerazione? Ha fornito delle risposte? È preoccupante la mancanza di trasparenza su queste richieste. Se esistono effettivamente, perché non c’è stata una comunicazione alla cittadinanza e ai comitati?”
Come intendete procedere per portare avanti la vostra battaglia?
“Facciamo appello a tutte le parti, sia di maggioranza che di opposizione, per esaminare questa questione. È probabile che nel prossimo futuro convocheremo un’Assemblea pubblica in cui richiederemo formalmente la convocazione di un Consiglio comunale aperto e straordinario. Senza l’appoggio di tutta la città, e la sua comunità, non riusciremo a ottenere nessun risultato concreto e positivo.”


