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Cerveteri, Vecchiotti: “Il rendiconto 2024 senza prospettive di sviluppo e progettualità”

Cerveteri, Vecchiotti: “Il rendiconto 2024 senza prospettive di sviluppo e progettualità”

“Quando parliamo di rendiconto, usiamo una parola tecnica che può sembrare distante, fredda, da addetti ai lavori. Ma la verità è che questo documento rappresenta una cosa molto semplice: ci racconta come sono stati usati i soldi pubblici nell’ultimo anno. Non è soltanto una certificazione tecnica: è il riflesso diretto delle scelte e delle rinunce, delle priorità e delle procrastinazioni fatte negli anni. Il rendiconto 2024 della Città di Cerveteri non racconta una storia di coraggio tantomeno di sviluppo e progettualità. Soldi da fondi regionali non spesi (fondi per decoro urbano, PNRR su Campo di Mare e servizi sociali), investimenti insufficienti nel turismo e capacità d’indebitamento non sfruttata, si preferisce l’affitto dei locali scolastici invece di investire in strutture che rimangano al Comune”.

Così il consigliere comunale Vecchiotti (FI) in una nota stampa.

“Si parla di un avanzo economico – aggiunge – e di conti sani, è vero, ma solo nei numeri: oltre la forma la sostanza sta nel disavanzo sociale che emerge nella rassegnazione dei cittadini, nella qualità dei servizi, nella condizione delle nostre infrastrutture e attrazioni:

  • sito Unesco, che sarebbe un volano economico e culturale, ma che oggi raccoglie “migliaia di turisti invisibili“, cito testualmente un articolo di giorni fa, i quali giungono alla Necropoli senza entrare in paese, desolato e privo di attrattive;
  • il nostro Mare, che versa in una situazione indecorosa a maggio, durante questo periodo festivo, in cui turisti e vacanzieri si sono trovati a passeggiare tra erba non curata e cantieri che si aprono in estate – dormienti in inverno – con transenne che diventano arredo urbano permanente, insieme a cumuli di sfalci e rifiuti
  • decoro urbano, parchi pubblici (già deteriorati a causa di lavori approssimativi come a Parco Borsellino e Parco Vannini oltre che estremamente costosi) e gestione del verde pubblico a dir poco estemporanea;
  • viabilità in stato di abbandono, tra cui le arterie come Fontana Morella e Zambra
  • trasporto pubblico inefficiente, con orari insufficienti e scollegato dai reali bisogni
Cerveteri, Vecchiotti: "Il rendiconto 2024 senza prospettive di sviluppo e progettualità"
Cerveteri, Vecchiotti: “Il rendiconto 2024 senza prospettive di sviluppo e progettualità”

Ovviamente, con le risorse a disposizione è impossibile invertire la rotta, proprio per questo chi amministra sarebbe chiamato a un compito ancora più ambizioso: non rassegnarsi alla scarsità, ma trovare strade nuove:

  • partenariati pubblico-privati per valorizzare immobili inutilizzati, rigenerare spazi urbani, attrarre investimenti su servizi e infrastrutture (tipo il visitor center)
  • finanziamenti europei, statali e regionali, che richiedono capacità progettuale, professionalità e visione d’insieme (fermi invece nell’avanzo annuale inutilizzato)
  • patti di collaborazione con il terzo settore, per condividere la cura del patrimonio e creare coesione (assenti, nonostante le tante mozioni dell’opposizione approvate)
  • project financing, finora mai considerato a Cerveteri, che consente di attivare opere anche in mancanza di risorse dirette
  • strategie di fiscalità intelligente: premialità per chi investe nel centro storico, sgravi per chi riqualifica, incentivi per insediamenti produttivi

A Cerveteri non è mai il momento giusto per parlare di futuro, quando si discute il Bilancio previsionale si dice che è un punto di partenza. Quando si approva il rendiconto, si afferma che è solo una fotografia tecnica. Sempre un passo indietro, mai una traiettoria netta in grado di ispirare un futuro diverso.

Questa amministrazione ci condanna ad una decrescita felice: una città tranquilla ma solo perché rassegnata al silenzio assordante di una politica assente:

  • giovani artigiani, studenti, imprenditori: tutti in diaspora verso realtà più dinamiche
  • piano triennale delle opere pubbliche? Una lista di buone intenzioni, promesse che ogni anno si rimandano al prossimo, senza mai trasformarsi in realtà
  • Multiservizi nata per gestire in modo integrato e virtuoso i servizi locali, oggi depotenziata e votata esclusivamente all’apertura di nuove farmacie
  • immobili che si svalutano, perché il territorio perde attrattività e valore

Cerveteri non discute mai di un palazzetto dello sport, di un teatro comunale, di un mercato coperto, di una zona industriale, di un nuovo cimitero, di un centro polivalente e tecnologico per i nostri giovani talenti, di un piano per intercettare i flussi turistici con pacchetti integrati. Ci si esalta per la ricostituzione della pro-loco (unica città a non averne una), per l’arrivo di un milione di euro per le strade (ne servirebbero cinquanta), per l’apertura di una farmacia che produce utili (come se fosse una notizia), si plaude all’inizio di lavori pubblici che raramente rispettano i tempi di consegna”.

“Purtroppo, il compito di un Comune non è limitarsi a sopravvivere nei bilanci. È – conclude – trasformare i vincoli in slancio, attivare collaborazioni, attrarre risorse, coinvolgere il mondo produttivo per moltiplicare le possibilità e migliorare la vita dei cittadini. Il rendiconto 2024 certifica in maniera incontrovertibile che non è il denaro a mancare, ma le idee e il coraggio.