Cerveteri, vandalizzata la Cuppoletta di Sant’Antonio – di Angelo Alfani
Ancora una volta devastanti atti di vandalismo hanno colpito la Cuppoletta che, da più di un secolo oramai, segna il passaggio e la sosta in preghiera di una delle più importanti strade che portavano ad Agylla. La porta di Sant’Antonio appunto a cui è dedicata l’edicola ricavata da una probabile tomba etrusca.
Ancora una volta la sommatoria di imbecillità e volgarità è riuscita ad ottenere la riprovazione unanime e l’attonito sgomento dei tanti cervetrani che riconoscono in questo luogo un “loro luogo”,una loro identità.
“Devastante!” e’ l’ aggettivo che maggiormente viene usato dai Massari ceretani e dai tanti amici che hanno ridato vita e spessore culturale alla CUPPOLETTA promuovendone la storia,la manutenzione e soprattutto organizzando la più bella e popolare festa di omini e animali: la benedizione di Sant’Antonio.
“Ci sono così tante tragedie, tante violenze al mondo che certamente a nessuno di noi viene in mente di spingere oltre la legittima rabbia!Ma riteniamo comunque che una maggiore attenzione, un controllo più severo andrebbe messo in atto dalle forze predisposte a tale compito.”
Da parte loro i Massari ed altri amici faranno del tutto per rendere più sicuro il luogo, e si impegnano fin da subito a ripulire le sconcezze che imbrattano la strettoia di tufo e l’ingresso dell’edicola religiosa.
A tal proposito invitano quanti desiderano contribuire fattivamente a tale scopo a contattare i Massari così da organizzare una giornata di ripristino dell’antica bellezza.
S’impegnano altresì ad organizzare incontri pubblici con la cittadinanza, le scolaresche così da fare in modo che i più possano sentire la CUPPOLETTA come loro luogo, come loro identità.
