Cerveteri, sabato 17 maggio è prevista l’apertura straordinaria delle magnifiche Tombe del Comune all’interno del PACT – di Giovanni Zucconi

Non è mai facile spiegarlo se non si viene veramente a visitare Cerveteri. Si può accompagnare per una mezza giornata un turista nella Necropoli della Banditaccia, facendogli sgranare gli occhi per le tante bellezze, senza mai farlo entrare dentro il recinto. Quello dove si paga il biglietto, tanto per intenderci. Le aree archeologiche di Cerveteri sono tutte così. Naturalmente anche quelle all’esterno del Parco Archeologico e tutelate dalla Soprintendenza.
C’è talmente tanto lì fuori, che la situazione è la stessa di un museo che non ha stanze sufficienti per mostrare tutte le opere d’arte che possiede. E, per questo, molte di esse sono chiuse nei magazzini.
Analogamente, molti monumenti, spesso più prestigiosi di quelli che possiamo vedere all’interno del recinto della Banditaccia, sono chiusi al pubblico. Ma purtroppo ci vorrebbe un esercito di custodi per tenere tutto aperto.
Una di queste aree chiuse al pubblico, che però racchiude tombe etrusche tra le più prestigiose che ci sono a Cerveteri, è quella delle “Tombe del Comune”. Un’area all’interno del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia. Le cui tombe, per il momento, per carenza di personale, raramente vengono aperte ai visitatori.

In attesa di una soluzione definitiva, che sicuramente arriverà, nel frattempo provano a dare il loro contributo le quattro associazioni che attualmente operano nel Parco grazie alla nota convenzione stipulata l’anno scorso.
Vi ricordo che queste associazioni sono: la Sezione di Cerveteri-Ladispoli-Tarquinia del Gruppo Archeologico Romano, il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, Il Lucumone e il Nucleo Archeologico Antica Caere.
Una di queste, Il Lucumone che, grazie alla convenzione con il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia ha in cura proprio l’area delle Tombe del Comune, ha organizzato per sabato 17 maggio, naturalmente con la supervisione e la collaborazione di tutto il personale del PACT, un’apertura straordinaria di queste magnifiche tombe.
E, nello spirito che accomuna tutte le associazioni nei progetti di valorizzazione proposti dalla Soprintendenza e dal Parco Archeologico, Il Lucumone ha chiesto, per questo evento, la presenza anche delle altre tre associazioni.
Per scoprire un po’ di più su questa manifestazione, abbiamo intervistato proprio il Presidente de “Il Lucumone”, Andrea Fusco.

Una domanda preliminare: cosa rappresenta Cerveteri per la vostra associazione?
“Cerveteri è innanzitutto una meraviglia unica al mondo, che deve essere preservata e fatta conoscere come merita un patrimonio dell’Unesco. Ma per noi è diventata soprattutto una seconda casa. Siamo un’associazione di Roma, iscritta al RUNTS, che opera su tutto il territorio nazionale (e anche internazionale) con diversi progetti. Ma da quando siano stati davvero accolti dal NAAC nel 2018, le nostre attività si concentrano qui ed è nata non solo una stretta e costante collaborazione ma anche una profonda amicizia.”
Ci può raccontare, in sintesi, in cosa consisterà la manifestazione del 17 maggio?
“Innanzitutto, è prevista l’apertura straordinaria delle Tombe del Comune. Monumenti unici nella Banditaccia che normalmente sono chiusi per esigenze di sicurezza e conservazione. Qui troviamo la famiglia dei Tarquini, la prima testimonianza scritta della città di Cerveteri (Kaisra) ma anche resti di affreschi, solo per citare alcuni esempi.
Inoltre, sarà l’occasione di proporre un evento collettivo con altre associazioni di volontariato archeologico che operano a Cerveteri. E con realtà del territorio come “Pithos ancient reproductions” e “Artemide Guide”.
Infine, è importante sottolineare che la manifestazione si inserisce nel progetto Tyrrhenika (di cui siamo partner). Ideato e promosso dalla associazione Suodales che si occupa da anni di rievocazione storica e ha co-organizzato l’evento. Tyrrhenika ha l’obiettivo di unire i diversi luoghi etruschi con vari eventi in una sorta di Fanum Voltumnae diffuso. E come Lucumone non potevamo che accettare con entusiasmo.”
È naturale pensare che tra le varie associazioni di volontariato che operano sul territorio di Cerveteri si viva una sana competizione. La manifestazione avverrà in un’area che il Parco ha assegnato a Il Lucumone. Perché avete deciso di chiedere la presenza anche delle altre tre associazioni che operano nel Parco Archeologico?
“La competizione è positiva solo se è sana. In quanto associazione è naturale per noi credere fermamente che l’unione e la cooperazione fanno la forza. La logica del divide et impera viene usata da chi a tutti i livelli soffre di invidia. o è mosso da interessi personali o economici. L’area che ci è stata assegnata nell’ambito del bando del Parco per le aree esterne, come un qualsiasi altro bene culturale non è nostra (come a volte alcuni dimenticano), ma di tutti i cittadini e i visitatori (presenti e futuri). Pertanto, ci è sembrato giusto e normale coinvolgerle.”
Le quattro associazioni hanno in programma altre manifestazioni da organizzare prossimamente insieme all’interno del Parco Archeologico?
“Certamente. Non solo la realizzazione di eventi è tra gli obblighi che ci siamo assunti firmando la convenzione col Parco, ma risponde anche al nostro obiettivo sociale che non è mettersi in mostra (o fare profitti) ma seguire l’imperativo morale di preservare e valorizzare il patrimonio italico.”
Che cosa vuole dire, per voi de Il Lucumone poter operare all’interno di un Parco Archeologico come quello di Cerveteri e di Tarquinia? Siete consapevoli del privilegio, non comune, di operare in una realtà nella quale solitamente i volontari non sono contemplati?
“Siamo davvero onorati di fare parte di un progetto forse unico in Europa, all’interno di un luogo eccezionale, Patrimonio dell’Unesco e col privilegio di poter fare quello che ci appassiona. L’iniziativa, che speriamo possa servire da esempio positivo anche per altre realtà, risponde pienamente ai principi della Convenzione di Faro e della cittadinanza attiva.”
