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Cerveteri, ritiro dell’indifferenziato: Gubetti spiega le incongruenze

Per l’Assessore è un problema di interpretazione dei dati sulla pagina: “Abbiamo chiesto delle migliorie”

Cerveteri, ritiro dell’indifferenziato: Gubetti spiega le incongruenze –

Elena Gubetti, Assessore all’Ambiente del Comune di Cerveteri, ha voluto chiarire alcuni punti in merito alla Tarip durante un’intervista di Fabio Bellucci.

Tutto parte dalle rimostranze di alcuni cittadini, soprattutto di Valcanneto, in merito ai dati presenti nelle pagine Internet del sito comunale sui conferimenti dei mastelli grigi dell’indifferenziato.

Che cos’è la nuova Tariffa Puntuale

La Tarip è la nuova forma di pagamento della tassa dei rifiuti urbani introdotta pochi mesi fa dall’Amministrazione Pascucci.

Il meccanismo della Tariffa Puntuale prevede che i cittadini possano pagare uno quota variabile in base al quantitativo di rifiuti indifferenziati conferiti, ma alcuni hanno lamentato l’incongruenza dei dati presenti nelle pagine delle singole utenze.

“Non ci sono errori da parte di chi rileva i mastelli, ma c’è un’interpretazione un po’ difficile di quella pagina”, spiega l’Assessore Gubetti.

“Arera ha imposto a tutti i comuni di realizzare una pagina per la trasparenza dei dati, ma in quella pagina non sono indicati solo i mastelli dell’indifferenziata, ma tutti i conferimenti effettuati da ogni singola utenza”, aggiunge.

Come sono indicati i rifiuti indifferenziati sul sito del Comune di Cerveteri

“Tutti i mastelli sono dotati di chip – dice –: l’utente deve, per ora, osservare le etichette presenti sulla pagina per calcolare quanti conferimenti del mastello grigio sono stati registrati”.

“Siamo consci del problema e abbiamo chiesto a chi ha realizzato queste pagine di introdurre un sistema di filtri per permettere una più facile lettura del dato”, assicura Gubetti.

Gubetti ha voluto poi nuovamente spiegare come funziona la Tarip.

“In bolletta troveremo quest’anno un primo semestre calcolato col vecchio sistema e un secondo trimestre dove ci verrà chiesta la quota fissa della Tarip e solo in seguito ci verrà indicata la quota variabile”, spiega.

“Molti non hanno capito che con la quota fissa si coprono le spese ordinarie del servizio, mentre il costo dell’indifferenziata, che viene fatta pagare a peso, verrà calcolato a parte in base al numero di mastelli conferiti”.

Quindi il meccanismo prevederà che il costo massimo sarà fatto pagare da chi nell’arco dell’anno avrà conferito tutte le settimane il mastello grigio, mentre chi farà meno conferimenti dovrà pagare una quota variabile più bassa.

“Quello che spesso sfugge – dice Gubetti – è che il servizio viene comunque fornito anche quando non ci viene ritirato il mastello: gli operatori dovranno lo stesso effettuare il giro e questo ha un costo”.

Claudio Lippi

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