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Cerveteri, pochi vigili del fuoco e con mezzi inadeguati

L’allarme lanciato da Gabriele Fargnoli

Gabriele Fargnoli, vice capo squadra responsabile per le relazioni esterne della Federazione nazionale sicurezza Cisl

Cerveteri, pochi vigili del fuoco e con mezzi inadeguati – Si prospetta una vita sempre più dura per i vigili del fuoco di Marina di Cerveteri alle prese con mille difficoltà. Una situazione ben descritta anche in un articolo riportato oggi sul “Il Messaggero”.

“Questi uomini – afferma Gabriele Fargnoli, vice capo squadra responsabile per le relazioni esterne della Federazione nazionale sicurezza Cisl – coprono il litorale nord con pochi uomini, il loro parco veicoli ha più di 30 anni e sono ancora sprovvisti dell’autoscala per gli interventi delicati.

Un’autoscala si trova a Civitavecchia e un’altra a Ostia, perciò sempre a 30 chilometri di distanza. Il ministero la dovrebbe mettere a disposizione in un comprensorio così vasto. Finora le richieste non sono state considerate.

Questi pompieri – prosegue Fargnoli – coprono un territorio costituito di 200mila abitanti da Santa Marinella a Focene, includendo Ladispoli, Cerveteri e in alcune occasioni anche Bracciano. La media annuale degli interventi supera quota duemila, ma non sempre con gli strumenti necessari.

Senza autoscala è impossibile intervenire ai piani più alti di un edificio per domare le fiamme o effettuare un salvataggio in una palazzina. In una situazione del genere non si potrebbe neanche salvare un gatto su di un albero e mettere in sicurezza rami pericolanti.

Sos per il personale, – spiega inoltre Fagnoli – costituito di circa soli 30 uomini a disposizione. In alcuni periodi è introvabile una storica figura come il piantone e così quando una squadra di turno esce per una chiamata improvvisa, la caserma ubicata in Via Fontana Morella resta chiusa.”

Sull’argomento sono insorti i sindacati. «Questa organizzazione del soccorso – accusa Riccardo Ciofi, segretario regionale Cisl – non riesce a garantire alla cittadinanza un sistema integrato di sicurezza e soccorso che permetta una organizzazione capillare e tempestiva. In primo luogo la questione della carenza di organici è prioritaria: l’attuale ripartizione di uomini del Dipartimento non consente di ampliare e potenziare le sedi. Mancano almeno 200 pompieri solo a Roma e provincia».

L’assenza dell’autoscala a Cerveteri preoccupa. Se scoppiasse un incendio a Ladispoli e un altro a Focene dovrebbe partire una squadra da Roma, in barba alla rapidità del soccorso.

«La mancanza di un’autoscala può rivelarsi fatale – aggiunge Riccardo Ciofi – nel caso in cui si renda impellente il salvataggio di chi abita in un attico, e comunque fuori dalla portata di un mezzo operativo standard. Ci batteremo infine per un presidio fisso a Fiumicino, proprio a sottolineare la necessità da Ostia fino a Civitavecchia».

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