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Cerveteri, Necropoli della Banditaccia sempre di più vissuta come un parco pubblico

Il connubio archeologia e natura piace sempre di più ai giovani

Cerveteri, Necropoli della Banditaccia sempre di più vissuta come un parco pubblico – di Giovanni Zucconi

Cerveteri, Necropoli della Banditaccia sempre di più vissuta come un parco pubblico
Cerveteri, Necropoli della Banditaccia sempre di più vissuta come un parco pubblico

Ore 15:00, Necropoli della Banditaccia. Per la precisione siamo all’interno del recinto della Necropoli. Fa caldo, ma i tanti alberi presenti donano un po’ di refrigerio ai visitatori.

I visitatori, visto l’orario, non sono tantissimi. Ma ci sono. E, sorpresa, sono tutti giovani.

Abbiamo sempre detto, confermato dal Direttore Vincenzo Bellelli in diverse interviste, che la necropoli di Cerveteri è percepita sempre più spesso come un parco pubblico. E oggi pomeriggio ne abbiamo avuto la prova diretta. Tutti giovani, dicevamo. E tutti impegnati in attività diverse, e non tutte scontate. C’era chi visitava le tombe seguendo l’app con la guida che si erano appena scaricata. C’erano coppie di ragazzi che, mano nella mano, passeggiavano nell’area “pic-nic” parlando delle loro cose.

C’era un ragazzo seduto su una panchina, sotto un albero, che lavorava con il suo pc portatile. E del gruppo di ragazzi seduti sul prato a godersi il sole ne vogliamo parlare?

Ma quelli che mi hanno colpito di più sono state due ragazze che, in mezzo ad un prato e con un copione in mano, stavano ripassando ad alta voce la loro parte di qualche opera teatrale.

Cerveteri, Necropoli della Banditaccia sempre di più vissuta come un parco pubblico
Cerveteri, Necropoli della Banditaccia sempre di più vissuta come un parco pubblico

Scene che non avrei sperato mai di vedere, tutte insieme, nella nostra Necropoli. Segno di un cambiamento dei tempi, ma anche di un cambiamento di immagine della Necropoli della Banditaccia di Cerveteri. Che sta diventando ogni mese di più, un luogo di fruizione di bellezza e di benessere, oltre che di Cultura. Non solo un contenitore di testimonianze archeologiche uniche nel suo genere. Non solo palcoscenico per eventi culturali di diversa natura. Ma anche un luogo dove lo spirito può rilassarsi ed entrare in contatto con una natura che ha già accolto con il suo abbraccio amorevole le antiche testimonianze del popolo etrusco. Senza soffocarle, ma arricchendole come solo una natura rigogliosa sa fare.

È quello che i tanti ragazzi presenti oggi all’interno della Necropoli hanno capito e vissuto. Magari inconsapevolmente. Ognuno con la propria necessità di vivere un pomeriggio sereno.