Cerchiamo di capire il perché nell’intervista ai Consiglieri Laura Mundula e Federico Salamone
Cerveteri, i Consiglieri di “Città Futura Annozero” esclusi da tutte le Commissioni – di Giovanni Zucconi
Nell’ultimo Consiglio comunale, è stato approvato dalla maggioranza un provvedimento che di fatto esclude tutti i consiglieri di “Città Futura Annozero” da tutte le Commissioni a cui partecipava.

Un provvedimento che, regolamento comunale in mano, era stato sollecitato dal Presidente Carmelo Travaglia.
Naturalmente il gruppo consiliare “Città Futura Annozero” si è opposto a questa decisione. considerandola lesiva della rappresentatività del Consiglio comunale nei lavori delle Commissioni.
Per capire meglio cosa è realmente successo, e quali sono state le motivazioni di questo provvedimento oggettivamente significativo, abbiamo intervisto la Consigliera Laura Mundula, e il Consigliere Federico Salamone. Nell’intervista che segue, non abbiamo distinto da chi proveniva la risposta.

Ci potete raccontare che cosa è successo in Consiglio comunale di Cerveteri? Come mai non fate più parte di nessuna commissione?
“Nell’ultimo Consiglio comunale la maggioranza ha portato in Aula, e approvato, l’estromissione del gruppo “Città Futura Annozero” da tutte le Commissioni permanenti in cui sedeva. Io non faccio più parte della Commissione Urbanistica, e la collega Laura Mundula non fa più parte della Commissione Scuola.”
Quali sono state le premesse e le motivazioni di questa estromissione?
“Il provvedimento era stato preannunciato una settimana prima dal Presidente del Consiglio, Carmelo Travaglia, in una riunione dei capigruppo. Secondo lui esisteva uno squilibrio tra maggioranza e opposizione, che impediva alle Commissioni di “avere una vita regolare”. L’intenzione era quella di non convocarle fino a quando la situazione non fosse stata superata. È stato chiesto quindi un parere formale al Segretario generale. Che ha confermato la linea del Presidente.”
È una posizione che chiaramente non avete condiviso. Ma cosa dice la giurisprudenza?
“Abbiamo presentato una contestazione tecnica. Facendo riferimento alla giurisprudenza amministrativa e ai pareri del Ministero dell’Interno. Il principio cardine che deve regolare questi temi è la proporzionalità nella composizione delle Commissioni. Che sono “tavoli di lavoro” rappresentativi del Consiglio. Dove ogni gruppo deve avere voce.”
E allora perché il provvedimento che vi esclude è passato?
“Perché il regolamento del Comune di Cerveteri prevede 5 membri per Commissione: 3 di maggioranza e 2 di minoranza. Poiché “Città Futura Annozero” ha lasciato la maggioranza, la Presidenza ha ritenuto di dover dichiarare la decadenza per ripristinare il rapporto 3–2.”
Quindi tutto regolare
“A norma di regolamento, sì. Ma non nella sostanza. Le sembra giusto che il nostro gruppo sia escluso da ogni Commissione? Il problema è evidentemente nel regolamento. Che deve essere cambiato. Non va evidentemente bene nell’attuale formulazione. Deve essere garantito un rappresentante per ciascun gruppo in ogni Commissione. Come fanno molti Comuni, come quello di Ladispoli. In questo modo si rispetta la posizione di tutti.”
Ma così non si rispetta la proporzionalità. Se i gruppi dell’opposizione sono di più di quelli della maggioranza, in Commissione quest’ultima è svantaggiata
“No, perché esiste lo strumento del “voto ponderato”. Quello che usano a Ladispoli. Il commissario di un gruppo “peserà” tanti voti quanti consiglieri ha quel gruppo in Consiglio. Esempio: se il PD ha quattro consiglieri, il suo commissario vale quattro. Così, se c’è una maggioranza in Aula, automaticamente c’è anche in Commissione. Pur garantendo la partecipazione di tutti i gruppi consiliari.”
Questa vostra proposta non è stata evidentemente accettata
“No, si è scelta la via più rapida. Riformulare solo le Commissioni in cui sedeva il nostro gruppo. Con la conseguente sua estromissione. E questo è molto grave. C’è un evidente intento punitivo.”

Perché parlate di intento punitivo?
“Lei sicuramente ricorda quando alcuni consiglieri, definiti “dissidenti”, uscirono dalla maggioranza dichiarando “appoggio esterno”. E lo fecero con atti protocollati. Furono anche ritirati gli assessori. Più segnale evidente di questo di un’uscita dalla maggioranza… Erano Consiglieri di “Governo Civico” e di “Cerveteri Democratica”. Tra questi, c’era anche lo stesso Presidente che oggi solleva il problema. Ma allora nessuno toccò gli equilibri delle Commissioni. Poche settimane dopo la nostra dichiarazione, invece, arriva un atto che definisco oggettivamente punitivo: “siete usciti, siete scomodi, fuori dalle Commissioni”.”
C’è stato qualche episodio in cui voi avete bloccato l’attività di una Commissione, e avete reso necessario il provvedimento?
“Le Commissioni sono organi consultivi di approfondimento. Non “bloccano” nulla. Servono solo a garantire partecipazione e trasparenza nell’analisi degli atti. Inoltre, le ricordo che nello stesso Consiglio è passato a larga maggioranza il Regolamento mensa, aggiornato anche per la scuola Don Milani. Più accessi per i genitori ai controlli e più ispettori. Un lavoro condiviso e senza strappi.”
Farete ricorso alla Giustizia Amministrativa, o cercherete una soluzione politica?
“Stiamo valutando all’interno del gruppo un ricorso amministrativo. La giurisprudenza su questo tema ci è favorevole. Ma questo comporterebbe delle spese legali per il Comune, e non vorremmo gravare sulle finanze pubbliche. Preferiremmo una soluzione politica: convocare subito i capigruppo, lavorare a tappe serrate al nuovo Regolamento. Si può fare anche in un mese.
Basterebbe modificare il Regolamento, allineandolo a quanto fanno altri Comuni (ad esempio Ladispoli). Dovrà garantire la presenza di ogni gruppo in ogni Commissione e regolare l’equilibrio con il voto ponderato
Poi velocemente approvarlo, e rientrare nelle Commissioni. In assenza di volontà di seguire una soluzione politica, restano “altre vie”.”
Nel frattempo, come affronterete il lavoro delle Commissioni?
“Il gruppo continuerà a seguire le Commissioni come uditori. In questo caso la parola va chiesta alla Presidenza.”