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Cerveteri, Carmelo Travaglia: “E’ arrivato il momento che questa maggioranza metta una marcia in più”

Intervista al Presidente del Consiglio Comunale etrusco: “Lo sviluppo della città passa dal mare”

Cerveteri, Carmelo Travaglia: “E’ arrivato il momento che questa maggioranza metta una marcia in più”

di Giovanni Zucconi

Non troverete in giro molte interviste del Consigliere Carmelo Travaglia, l’attuale Presidente del Consiglio di Cerveteri. A dire il vero non ne ho trovata nessuna di recente. Ci ha confidato che a lui non piace proporsi ad una testata giornalistica, quando ha qualcosa da dire. Per questo lo abbiamo cercato per proporgli noi una nostra intervista, che ci ha gentilmente concesso.

Vi troverete risposte interessanti, e una visione dello sviluppo turistico di Cerveteri sicuramente controcorrente e da affinare, ma interessante e da approfondire.

Cominciamo con una domanda classica per un politico di lungo corso come lei. A Cerveteri i problemi sono oggettivamente sempre gli stessi. Ma, alla fine, gli eletti sono sempre più o meno gli stessi. Che ne pensa?

“Non sono d’accordo con questa sua affermazione. Se guardiamo l’attuale Consiglio Comunale, credo che circa il 50% siano nuovi eletti. Inoltre, sono stati eletti molti consiglieri giovani. Per esempio, nel PD, su sei eletti, tre sono nuovi.”

Quindi fa più notizia la rielezione di qualche vecchio consigliere, che l’elezione di tanti nuovi eletti?

“Sembrerebbe di sì. Anche nella scorsa legislatura c’era stato un ricambio di circa il 50%. Quindi il ricambio c’è sempre. Solo che magari quelli con la maggiore esperienza, e con un elettorato consolidato, vengono sempre rieletti. E quindi cambiano sempre gli altri. Ma questo dipende dalle scelte dei cittadini. Non possiamo sindacare più di tanto.”

Cambio completamente tema. Lei non pensa che, dodici anni fa, fu un errore politico non portarsi a bordo Pascucci? Che aveva anche espresso la volontà di partecipare alle primarie del PD. La storia del PD e di Cerveteri non sarebbe stata diversa?

“E’ una bella domanda, ma merita qualche riflessione. A quell’epoca il Partito Democratico era un partito nato da poco. E non aveva una grande struttura. Si erano unite due culture, quella sinistra democristiana e quella riformista del PCI. Si sono fuse, a mio parere anche un po’ a freddo, e bisogna dire che Pascucci, all’epoca, entrò in campo sbaragliando un po’ tutte le situazioni. C’è stato quindi un comprensibile momento di confusione.

Con il senno di poi, possiamo dire che forse al PD conveniva che Pascucci entrasse nel partito. Ma non c’erano allora le condizioni. È mancato il tempo per un percorso che sarebbe stato necessario. Ricordo che il PD fece il suo primo mandato con il Sindaco Gino Ciogli. E l’Amministrazione di Ciogli fu interrotta proprio da Alessio Pascucci. In quel momento il PD si sentiva sicuramente ferito. E prima di affrontare certi discorsi, bisogna rimarginare le ferite.”

Perché a Cerveteri ci sono solo Amministrazioni dedicate all’ordinario? E che solo per una piccola parte lavorano sui progetti e sui Sogni. Non può essere solo un problema di bilancio

“Cerveteri ha iniziato quella che, secondo me, si può definire una rivoluzione. Fino a qualche anno fa, quasi neanche ce ne accorgevamo che avevamo il mare. Che invece è, e deve essere, il nostro petrolio. Non l’abbiamo mai considerato veramente, eppure molte città ne hanno fatto la loro fortuna e quella dei loro cittadini. E con Alessio Pascucci abbiamo cominciato a pensare ad uno sviluppo del mare. Ma eravamo l’unico Comune del comprensorio che non avesse un lungomare. E abbiamo realizzato un lungomare. Criticabile quanto vuole, si poteva fare meglio, ma intanto abbiamo posto la prima pietra per un piano di sviluppo che porteremo avanti negli anni. È iniziato un progetto di sviluppo. Abbiamo modificato la linea demaniale, visto che il mare si era mangiata una fetta di spiaggia e abbiamo approvato il PUA, il piano di utilizzo degli arenili. Siamo tra i pochi Comuni del Lazio ad averlo fatto.”

Cerveteri, Carmelo Travaglia: “E’ arrivato il momento che questa maggioranza metta una marcia in più”

Quindi il vostro progetto principale di sviluppo è sul mare

“Dopo il primo lotto di lavori sul lungomare abbiamo subito presentato un secondo progetto per migliorarlo ed ampliarlo. Noi pensiamo che con queste opere possa iniziare un vero sviluppo. Abbiamo messo mano anche alla questione urbanistica di Campo di Mare. Per esempio, dopo sessanta anni, c’erano ancora case accatastate su un terreno agricolo. Ci siamo presi la responsabilità, forse anche turandoci un po’ il naso, di regolarizzare tutto. Così da ripartire da una situazione pulita, e sulla quale gli imprenditori potessero investire.”

Ma questo impegno sul mare non vi ha distolto l’attenzione dal resto del territorio?

“Probabilmente sì, Cerveteri ha un territorio molto vasto, che lo rende difficile da gestire. Ha circa duecento Km di strade. Da una parte all’altra misura 50 Km. Più della sua distanza da Roma. Ed è un territorio ancora tutto da sviluppare. Ce ne rendiamo conto. Per questo se qualcuno mi chiede se sono soddisfatto del lavoro fatto, gli dico di no. C’è ancora molto da fare. Cerveteri ha ancora grandi potenzialità. E lavoreremo per sviluppare queste potenzialità.”

Non stiamo trascurando anche il sito Unesco, la Necropoli?

“La Necropoli è un altro tassello importante per lo sviluppo della nostra città. Soprattutto perché rappresenta le nostre radici. Ma dobbiamo dircelo con grande franchezza. Sono convinto che la Necropoli non porterà mai a Cerveteri un grande sviluppo economico. Perché è interessata da un turismo di nicchia. Questo, ripeto, dobbiamo dircelo con franchezza. Io sono convinto che, se portiamo il turismo al mare, il 20 o 30% andrà anche alla Necropoli. Se noi portiamo le persone alla Necropoli, una uguale percentuale a mare non ci va. Alla Necropoli ci va chi è interessato. magari ci vanno gli stranieri. Che vengono, guardano e se ne vanno.”

Cerveteri, Carmelo Travaglia: “E’ arrivato il momento che questa maggioranza metta una marcia in più”
Cerveteri, Carmelo Travaglia: “E’ arrivato il momento che questa maggioranza metta una marcia in più”

Che rapporti ci sono con le autorità che tutelano l’area archeologica?

“Dobbiamo parlarci di più e progettare di più insieme uno sviluppo, anche economico, del territorio. La tutela è importante e fondamentale, ma dobbiamo anche potere utilizzare il nostro patrimonio archeologico come un volano per una crescita anche economica. Dobbiamo creare più eventi nell’area archeologica, a supporto dello sviluppo di Cerveteri.”

Il suo è un discorso interessante, anche se probabilmente controcorrente. Rimanendo neutri nel ragionamento, Tarquinia, che è sicuramente più avanti di noi per quanto riguarda il turismo archeologico, negli anni pre covid, la Necropoli faceva poco più di 70.000 visitatori l’anno

“Noi dobbiamo portare 200.000 turisti al nostro mare. E di questi, 70.000 ci vanno sicuramente a visitatori la Necropoli. Quando io vado al mare, perché mi interessa fare una vacanza di mare, poi vado a fare anche delle escursioni nell’entroterra. Il contrario non accade.”

Come Presidente del Consiglio, quali sono i consiglieri che le danno più problemi?

“Devo dire che nel mandato passato c’era più litigiosità. Stavolta meno, anche perché abbiamo fatto una modifica al Regolamento Comunale. Modifiche che a una parte dell’opposizione non piaceva. È un regolamento che ha snellito di molto i lavori. Mi ricordo che nella passata legislatura il regolamento permetteva interventi anche di 20 minuti. Quando alla Camera dei deputati se vuoi parlare della fame nel mondo hai a disposizione solo tre minuti. Devo dire che in questa legislatura ho un ottimo rapporto un po’ con tutti. Tutti i consiglieri si comportano bene. E devo dire che mi sento più rispettato in questo mandato.”

Cosa contesta all’opposizione?

“Anche se a loro non piace sentirselo dire, all’opposizione contesto il fatto che potrebbero collaborare di più. Loro dicono di voler collaborare, ma poi non ci riescono. Quando parlo di collaborazione, non parlo nella gestione. Perché è giusto che chi vinca le elezioni gestisca e amministri. E chi le ha perse collabori dal punto di vista istituzionale. Quello che contesto sono i giochini che si fanno per fare mancare il numero legale. Rimango in aula solo se mi conviene. Non tengo il numero legale. Queste sono cose che non dovrebbero accadere. Ognuno di noi è stato mandato in Consiglio Comunale per essere presente. Se anche la maggioranza facesse questo giochino, non si riuscirebbe mai a discutere qualcosa. Quindi io dico: confrontiamoci e litighiamo sulle questioni. Ma stiamo sempre tutti dentro.”

Invece cosa contesta all’Amministrazione?

“Alla maggioranza dico che è arrivato il momento di mettere una marcia in più. È passato un anno, e ci siamo assestati. E dobbiamo quindi valutare se c’è stato qualche errore, e nel caso bisogna intervenire. Senza usare l’accetta, ma il bisturi. Però dobbiamo mettere una marcia in più, perché i cittadini si aspettano che Cerveteri diventi una città più accogliente, più decorosa e più pulita. Quindi più che le grandi opere che tutti si aspettano, noi abbiamo un deficit di vivibilità spicciola. Allora voglio dire che dobbiamo impegnarsi di più affinché questa città sia più pulita e ordinata. Secondo me, ancora questo non l’abbiamo messo perfettamente a fuoco, e portato a pieno regime. Ma sono convinto che entro breve tempo lo faremo.”

Cerveteri, Carmelo Travaglia: “E’ arrivato il momento che questa maggioranza metta una marcia in più”
Cerveteri, Carmelo Travaglia: “E’ arrivato il momento che questa maggioranza metta una marcia in più”

Mi sbaglio o lei è sempre stato molto sensibile ai temi sociali? Su questi ha qualche idea da proporre, qualche critica da fare?

“Il mio primo incarico, durante l’amministrazione Brazzini, è stato proprio come delegato ai Servizi Sociali. E quella è stata per me, in 25 anni di amministrazione comunale, l’esperienza più bella. Questa domanda mi riporta a tutto quello che abbiamo fatto con i Servizi Sociali di quel periodo. Alle iniziative che abbiamo organizzato pur in un momento difficile. Ancora oggi le famiglie di quei ragazzi mi fermano per strada ringraziandomi per il mio impegno. Chiesi a Brazzini quella delega che non voleva nessuno, perché pensavano che fossero solo rogne. Magari è vero. Ma lavorare con i servizi sociali vuole dire lavorare con i problemi e i bisogni delle persone. Io preferisco lavorare sul problema di una persona piuttosto che tappare una buca. Per me le buche possono anche rimanere così. Per me è più importare aver fatto qualcosa per fare stare bene un ragazzo disabile, anche se per poco.”

Secondo lei il Comune di Cerveteri fa abbastanza nel campo dei Servizi Sociali?

“Secondo me Cerveteri è un ottimo posto per quanto riguarda i Servizi Sociali. Secondo me c’è un’ottima struttura. È vero che negli anni si sono perse figure storiche, come Catia Biscetti, che riuscivano a creare un rapporto più umano. Adesso il rapporto si è un po’ modificato. Si va più verso le strutture, verso le leggi. In questo modo, per me, ne perde un po’ tutto il servizio. Speriamo almeno che in questo modo riusciamo a dare a chi ha bisogno quello che prima non riuscivamo a dargli. Ma io rimango legato a quel tipo di servizio perché, secondo me, i Servizi Sociali si devono basare sull’ascolto. Secondo me oggi purtroppo si ascolta poco. Non voglio però criticare nessuno perché, se faccio un bilancio, posso dire che Cerveteri e Ladispoli, che fanno parte dello stesso distretto, forniscono un ottimo servizio.”

Come giudica la Politica cerveterana?

“E’ semplicemente la Politica. L’erba del vicino è sempre più verde. Ma se andiamo a vedere cosa succede nei paesi limitrofi, Ladispoli, Civitavecchia, o altri, troveremo sempre gli stessi problemi, Noi rispetto alla grande città abbiamo un problema in più. È che ci conosciamo tutti. Questo rappresenta un grande disagio. Perché magari mi trovo a fare una battaglia contro un mio compagno di scuola. Ed è difficile. Bisogna staccarsi dai ricordi, e riportarsi direttamente nelle questioni. Detto questo, non credo che a Cerveteri si faccia nulla di speciale rispetto alle altre città. Viene governato da brave persone, sia di maggioranza che di opposizione. Molto spesso si gioca sulla manfrina. Cioè, si dicono cose che nemmeno si vorrebbero dire. Se io sto in maggioranza e presento un progetto, l’opposizione non può dire che va sempre bene, altrimenti che gli raccontano ai propri elettori. Cerveteri su questo non è diversa dalle altre città. Io li conosco un po’ tutti quanti. E tutti quanti, dalla loro parte e dalla loro visione, vorrebbero fare il bene della nostra città.”

Lei è sempre stato in maggioranza?

“Io ho fatto sei elezioni. In queste, una volta e mezzo sono stato in opposizione. Il resto sempre in maggioranza.”

Ramazzotti ha fatto più elezioni…

“Ramazzotti ha fatto più anni di me il consigliere. Ma io sono l’unico consigliere comunale sempre eletto. E sempre al primo turno. E ho fatto per tre volte il Presidente del Consiglio. Dico sempre eletto perché Ramazzotti e Orsomando sono entrati in Consiglio anche come candidato a sindaco.