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Cerveteri, aree cani attrezzate: approvata la mozione del 5 Stelle

“Con questa nostra mozione abbiamo voluto accendere i riflettori su questo tema completamente dimenticato dall’amministrazione”

Cerveteri, aree cani attrezzate: approvata la mozione del 5 Stelle –

Riceviamo e pubblichiamo –

Il consiglio comunale di lunedì scorso ci ha dato alcune risposte, diversi spunti di riflessione e nuove promesse.

E’ stata infatti approvata la nostra mozione con cui abbiamo chiesto al consiglio comunale l’impegno nel trovare risorse finanziarie, sia dal bilancio ma, in caso, anche da privati, per la messa in opera di aree cani attrezzate su tutto il territorio comunale.

Vi sono infatti aree cani solo nella frazione di Marina di Cerveteri, e comunque si tratta di aree non perfettamente attrezzate e dotate più che altro solo di spazio verde, recinzione e panchine, ma prive ad esempio di zone d’ombra adeguate e acqua corrente.

Questa maggioranza, sin dal 2012, nei suoi programmi elettorali ha promesso dog park sparsi per tutto il territorio.

Promesse mai mantenute, a dispetto delle somme di volta in volta stanziate in bilancio e poi deviate su altri servizi. Certo, Cerveteri ha anche altre necessità e urgenze.

Ma il desiderio di avere più spazi dove far giocare e svagare gli animali domestici è particolarmente sentito da molti cittadini che ci hanno fatto più volte pervenire questa loro necessità.

Già nel 2017 chiedevamo infatti di inserire un dog park attrezzato in un progetto di riqualificazione dell’allora parco ex Caerelandia, oggi parco Vannini.

Ora con questa nostra mozione (approvata a larga maggioranza, con astensione di una parte dell’opposizione) abbiamo voluto accendere nuovamente i riflettori su questo tema colpevolmente dimenticato dall’amministrazione, confidando nel fatto che questa sia la volta buona e che finalmente vengano rese disponibili al pubblico aree verdi adeguatamente allestite. 

Abbiamo poi rivolto al Sindaco alcune domande riguardanti il reddito di cittadinanza e Campo di Mare.

Per il primo, sappiamo che a Cerveteri sono circa 600 i beneficiari in attesa di sapere come potranno rendersi utili alla comunità attraverso i lavori che verranno assegnati loro, nei casi previsti dal decreto.

Ma da Anpal ancora non sono stati forniti i dati ai Centri per l’impiego del Comune.

Quando questo accadrà si potranno censire i beneficiari e procedere con il percorso di reinserimento nel mondo del lavoro.

Noi ci siamo già attivati con i nostri referenti in Parlamento e al Ministero, per sollecitare questo processo.

In merito a Campo di Mare, ci siamo posti delle domande sugli impatti che il Jova Beach Party di luglio possa aver rilasciato su tutta l’area a ridosso della ZPS della Palude di Torre Flavia.

Flora e fauna hanno certamente subito l’azione antropica nel loro ecosistema. Lo sbancamento delle dune embrionali è indubbiamente una modifica di ciò che fino a quel momento era stato l’habitat di molte specie.

La Regione, nella Valutazione di incidenza ambientale, ha impegnato il Comune al ripristino delle dune embrionali. Il Comune ha ora transennato l’area e la vegetazione si sta già spontaneamente riformando.

A fronte però di una pressante attenzione da parte di comitati, associazioni e partiti vari , sulle questioni ambientali legate all’ecosistema delle dune e della palude durante i giorni precedenti e a ridosso del concerto, nelle settimane successive abbiamo notato un progressivo calo dell’attenzione, che invece noi vogliamo mantenere alta.

Il Comune ha eseguito un solo sopralluogo, il giorno successivo al concerto e in particolare all’interno dell’area recintata dell’Oasi di Torre Flavia.

Il sindaco ha riferito che non sono stati rilevati danni evidenti nell’Oasi, ma è chiaro che l’impatto sull’avifauna e sull’intera area interessata da un evento di quella portata va valutato complessivamente nel tempo e non soltanto dentro il recinto dell’Oasi.

Abbiamo infatti ricordato al sindaco che la Regione Lazio ha raccomandato al Comune di farsi carico con Ostilia (proprietaria delle aree interessate) di favorire il ripristino delle formazioni a “prato-duna” sbancate e livellate dalle ruspe.

La vegetazione che era  presente prima dello sbancamento, visibile nella documentazione fotografica disponibile e rilevata dai sopralluoghi pre concerto, era importante per il consolidamento delle sabbie e preziosa per il contenimento e la protezione dell’arenile dall’erosione e dalle mareggiate.

Il sindaco ci ha detto di aver transennato l’area per evitare che fosse transitata dalle auto e che la vegetazione sta nascendo di nuovo. Mancano, però,  sufficienti rassicurazioni sul ripristino delle condizioni pre-esistenti e sulla salvaguardia del nuovo ecosistema che sta cercando di rinascere.

Ci preoccupano, per molti versi, anche le ipotesi di un diverso utilizzo, ancora da definire, come la realizzazione di campi sportivi in sabbia o di altri concerti, che a nostro parere sarebbe il caso di portare al di fuori di quell’area e comunque consentendo un utilizzo eco sostenibile del lungomare.

In tal senso è fondamentale un costante lavoro di monitoraggio e difesa di tutta l’area da parte, sia dei cittadini, che delle associazioni e di tutti gli enti che dialogheranno col Comune nelle prossime occasioni.

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