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Cerveteri, a Cerenova tornano le scritte fasciste

Il sindaco Alessio Pascucci: “Per noi l’antifascismo è un principio inderogabile”

Cerveteri, a Cerenova tornano le scritte fasciste

Cerveteri, a Cerenova torna le scritte fasciste (foto Repubblica)
Cerveteri, a Cerenova tornano le scritte fasciste (foto Repubblica)

‘Cerenova è fascista’. Questa la scritta apparsa su alcuni muri a Cerenova. A questa ce ne sono altre vicine tutte della stessa portata, firmate con svastiche e simboli runici.

“Per noi l’antifascismo – ha detto il sindaco Alessio Pascucci a REpubblica – è un principio inderogabile, loro sono contro la Costituzione, anzi sarebbe bello che a pulire i muri non siano il Comune con i soldi dei contribuenti ma sia chi li ha imbrattati”.

Ma a preoccupare il Sindaco è anche altro: la riapertura della sede storica dei movimenti neofascisti nella città etrusca.

Il locale usato fino a qualche anno fa da Forza Nuova e Casapound nei giorni scorsi è stato riaperto ed è tornato attivo.

“Si vedono gli stessi simboli e richiami a Casapound – ha detto Pascucci – E’ un ritorno che ci ha sorpreso”.

“Cerveteri li ha sempre chiaramente respinti – ha proseguito il Sindaco a Repubblica – ma questo è un segno che non mollano”.

“Sappiamo che queste azioni a noi non ci spaventano, siamo marcatamente antifascisti, lo dice la nostra Costituzione e il 25 aprile è ormai un appuntamento per la nostra città”.

“Forse anche per questo – ha concluso il primo cittadino – ci siamo attirati le antipatie dei neofascisti”.

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