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Ceri, infiltrazioni al muro in una classe dell’infanzia: scontro tra un genitore e il preside

Era stata pubblicata una foto sui social ma dopo la risposta del dirigente Agresti è stata rimossa. Il preside però replica ancora: “La scuola non ha nulla da nascondere”

Ceri, infiltrazioni al muro in una classe dell’infanzia: scontro tra un genitore e il preside

Quando la politica è piccola piccola ovvero quando si gioca con la pelle dei bambini per far avere qualche voto a persone moralmente ed intellettualmente pezzenti.

Oggi ho notato un post che riportava una foto scattata nel plesso di Ceri ritraente un muro scrostato, commentata da una invettiva sgrammaticata che insultava direttamente il Sindaco Pascucci ed indirettamente me e le maestre.

Ceri, infiltrazioni al muro in una classe dell'infanzia: scontro tra un genitore e il preside
Ceri, infiltrazioni al muro in una classe dell’infanzia: scontro tra un genitore e il preside

Prescindo dal fatto che se la mamma avesse chiesto il permesso di scattare la foto, avrebbe avuto immediatamente il mio permesso e l’autorizzazione a pubblicarla, esattamente come avvenuto lo scorso anno per un fatto ben più grave: la trave spezzata di Borgo San Martino.

Grazie alla pubblicazione condivisa della foto anche noi avremmo potuto fare pressioni sul Comune per accelerare i lavori ed avrebbe avuto tutto il nostro appoggio perché noi amiamo i bambini che ci vengono affidati: per me loro sono il mio partito e non guardo in faccia a sindaci, qualunque sia il loro colore.

Tuttavia tutto decade quando si affermano falsità e si usano i bambini per fare politica confrontando l’operato del Sindaco Pascucci (denigrandolo) con quello del Sindaco Grando (esaltandolo) che però, non dimentichiamocelo, sta per far mangiare i bambini sui banchi, invece di concedere loro l’uso della sala polifunzionale intitolata a Marco Vannini.

Ritengo profondamente offensivo il modo di fare di questa mamma che dimostra grave mancanza di fiducia verso me e le maestre per avere scattato di nascosto e pubblicato senza alcun permesso questa foto. Ma soprattutto delude il fatto che nemmeno abbia chiesto di farlo, forse teme che io o le maestre vogliamo nascondere problemi di cui non abbiamo colpa e far morire i bambini che ci sono affidati, non volendo che il Comune sia messo a conoscenza dei problemi strutturali dei plessi della “Don Milani”?

La Don Milani e la Scuola in generale non ha nulla da nascondere, guai se così fosse! Perciò occorre correttezza e completezza di informazioni. Quindi spieghiamo alla signora, che avrebbe potuto tranquillamente chiedere al dirigente scolastico, le azioni messe in atto.

Le misure antiCoViD che impediscono di portare giochi da casa, scambiarsi i colori ed altro non le ha volute il Sindaco né io né le maestre, ma la sicurezza stessa dei bimbi.

O forse preferisce che i bimbi muoiano di CoViD? Fra queste misure c’è che le mamme (non la Scuola o il Sindaco) debbano misurare la temperatura dei bimbi prima di condurli a scuola.

Se io ho chiesto al Consiglio di Istituto della “Melone” di acquistare i termo scanner a telecamera è proprio per difendere tutti i bimbi da mamme che non conoscono quali siano i loro doveri, come, ad esempio, proprio la mamma in questione che pretende dal Sindaco la misurazione delle temperature, mentre è proprio lei che
dovrebbe farlo e che ovviamente, non facendolo, mette in grave rischio i figli degli altri!

I fondi arrivati dal Governo alle Scuole ed ai Comuni (per la prima volta tanti ed immediati) sono stati spesi e tutto è sotto il controllo del Consiglio di Istituto e dei revisori dei conti, per chiarire il senso di questa frase alla mamma: né io, né il sindaco, né alcun altro li ha usati per andare in pizzeria.

Infine definire “abbandonato” il plesso di Ceri è una vera offesa a chi questa estate (docenti, “bidelli” e operai del Comune) hanno lavorato per aprilo nel migliore dei modi, per il bene dei figli di tanti, mentre lei era, giustamente, a riposarsi al mare con il proprio figlio, forse senza protezioni di sorta.

Che manchi una imbiancatura (davanti a quell’obbrobrio visibile in foto c’era un armadio fino a che, poco tempo fa, abbiamo liberato le aule da tutto per far avere ai bimbi il massimo dello spazio possibile per le misure antiCoViD) o ci siano infiltrazioni di umidità è stato segnalato per tempo e occorre attendere i tempi tecnici.

Il dubbio che viene, visto il paragone fra i due Sindaci, è che la mamma agisca solo apparentemente per il bene dei bimbi, ma invece voglia fare politica a basso livello, cosa che definisce da sé chi la fa.

Riccardo Agresti