fbpx
 
AttualitàCittàNotizie

Catia Minghi delegata De.Co. di Cerveteri: “Entro aprile i primi prodotti locali con il marchio di Denominazione Comunale”

di Giovanni Zucconi

Qualche tempo fa, intervistando l’Assessore Riccardo Ferri, ci annunciò che era in dirittura d’arrivo l’istituzione del marchio di qualità De.Co., Denominazione Comunale, per i prodotti locali di Cerveteri.

Il marchio De.Co. è una realtà già in molte città e paesi d’Italia. E rappresenta un sigillo di qualità e di radicamento storico nel territorio comunale. È un modo per tutelare le eccellenze produttive di un territorio e, nello stesso tempo, una garanzia per chi acquista un determinato prodotto. Garanzia che, come è facile immaginare, è spesso un forte incentivo all’acquisto per i turisti che vogliono riportare un ricordo della loro visita.

Per conoscere a che punto siamo a Cerveteri nell’istituzione di questo marchio di qualità, abbiamo incontrato la signora Catia Minghi, delegata proprio alla De.Co., che ringraziamo per la sua disponibilità.

Catia Minghi delegata De.Co. di Cerveteri: "Entro aprile i primi prodotti locali con il marchio di Denominazione Comunale"
Catia Minghi delegata De.Co. di Cerveteri: “Entro aprile i primi prodotti locali con il marchio di Denominazione Comunale”

Ci eravamo lasciati qualche tempo fa con la promessa che appena ci fossero state delle novità sul fronte del marchio De.Co, ci saremmo risentiti. A che punto siamo?

“Oggi (28 febbraio, n.d.r.) ci sarà una giunta comunale proprio per deliberare una variazione del regolamento della Commissione preposta alla De.Co.”

Perché avete dovuto fare un cambiamento del regolamento?

“La Commissione era decaduta, come previsto, con l’insediamento della nuova amministrazione. Teoricamente avremmo dovuto solo nominare i nuovi membri. Ma abbiamo deciso di variare la composizione della Commissione, sostituendo alcune figure con delle altre rappresentative del nostro territorio. Ma per fare questo, bisognava però cambiare il regolamento della Commissione.”

In questo modo i tempi si allungano

“Non di molto. Una volta approvato il nuovo regolamento dovremo aspettare dieci giorni di termini di legge, e poi potremo nominare la nuova commissione. I nomi già li conosciamo. La nuova Commissione sarà formata da: il Sindaco, un delegato del Sindaco, due esperti dei costumi e delle tradizioni del territorio, due agronomi e due Consiglieri. Uno della maggioranza e uno dell’opposizione.”

A questo punto la commissione potrà cominciare a lavorare?

“Sì, partiremo a spron battuto. Bisognerà innanzitutto costruire tutti i disciplinari che dovranno essere rispettati per ottenere il marchio De.Co. Per ogni prodotto dovremo crearne uno.”

Per realizzare questi disciplinari, che sarà sicuramente il lavoro più importante, coinvolgerete anche i produttori?

“Naturalmente sì. Sarebbe molto presuntuoso creare un disciplinare senza concordarlo prima con i produttori locali.”

Catia Minghi delegata De.Co. di Cerveteri: "Entro aprile i primi prodotti locali con il marchio di Denominazione Comunale"
Catia Minghi delegata De.Co. di Cerveteri

Mi sembra che non abbiate nemmeno ancora presentato il vostro progetto ai produttori locali

“Ho già chiesto al Sindaco Gubetti, che quando la Commissione sarà nominata, di organizzare subito una riunione dove verranno invitati non solo tutti i produttori locali, ma anche tutti i ristoratori.”

Ristoratori?

“Si, perché anche la ricetta di un piatto tipico può diventare una De.Co.. Si potrebbero invitare tutti i ristoratori a pensare a un piatto tipico della tradizione cerveterana. Piatto che ogni ristorante di Cerveteri potrà inserire nel proprio menu. Come hanno fatto, per esempio, ad Anzio con la minestra di pesce. Che è prevista in tutti i menu dei ristoranti, ad un prezzo popolare.”

Trovo molto interessante questa cosa

“Consideri che il marchio De.Co. non deve tutelare solo i prodotti locali, ma anche tutto quello in cui vengono eventualmente trasformati. Come in una ricetta di cucina. O in un qualsiasi prodotto artigianale alimentare.”

Il marchio potrebbe tutelare anche qualcosa che non sia alimentare?

“Ma certo. L’importante che abbia una forte radicamento sul territorio. A Rutigliano ci sono i famosi fischietti. Noi, tra le altre cose, potremo tutelare anche le manifestazioni tipiche di Cerveteri. Come la Sagra dell’uva, per esempio. Basta che si rispettino le caratteristiche indicaste dal disciplinare, e che si attesti la sua storicità nel territorio.”.

Avete già delle richieste per ottenere il marchio De.Co?

“Abbiamo già delle richieste da produttori di olio, di marmellate, di carciofi e per dei biscotti.”

Biscotti tipici di Cerveteri?

“C’è una bella storia dietro questa richiesta. A Borgo del Sasso, una signora ha donato alla sua comunità la ricetta, di sua nonna, dei tradizionali “Biscotti della sposa”. Questi biscotti venivano offerti a chi andava la mattina a trovare la sposa prima che questa andasse in chiesa. La ricetta è stata provata e trasformata da Francesca Di Donato, la chef di “Zi Maria”, insieme ad alcune donne del Sasso, in modo che presentasse dosi esatte, e non per esempio “una tazza…”. Hanno creato due o tre tipi di biscotti, e li hanno anche confezionati. Su ogni confezione c’è un acquarello con uno scorcio del Borgo del Sasso.”

Dopo aver presentato il progetto ai produttori, immagino che poi farete delle riunioni più ristrette, con i singoli settori, per affrontare il tema della costruzione del disciplinare

“Certamente. Per esempio, per fare diventare il pane di Cerveteri una De.Co., dobbiamo riunirci con tutti i fornai, e stabilire un disciplinare che riesca a coinvolgere tutti.”

A questo punto che tempi prevede per la stesura del primo disciplinare, e quindi per la consegna del primo marchio De.Co.?

“Conto che prima della fine di marzo di convocare la riunione di presentazione del progetto del marchio De.Co.. Il primo disciplinare, diciamo uno di quelli più semplici come per le marmellate o per i biscotti del Sasso, dovrebbe essere pronto per fine aprile.”

Come potremo conoscere i produttori o i ristoratori che si possono fregiare del marchio De.Co.?

“Verrà istituito un albo comunale di tutte quelle che sono le produzioni agro-alimentari, e un registro della De.Co. Poi naturalmente faremo delle campagne pubblicitarie per promuovere dappertutto il nostro marchio De.Co.”

Come garantirete che nel tempo i disciplinari verranno rispettati?

“La Commissione prevederà dei controlli periodici. Controlli naturalmente a sorpresa.”

Post correlati
CittàCronaca

Ladispoli, ancora una donna anziana raggirata dai malviventi

AttualitàCittà

Tiziano Onesti nuovo Presidente del Bambino Gesù

AttualitàCittà

Firenze: Successo per il workshop di Agostino De Angelis a TourismA 2023

Città

Civitavecchia: fondi Pnrr, il 31 marzo la scadenza del bando

Iscriviti alla nostra Newsletter e rimani sempre aggiornato.