Caso Vannini, sequestrato il cellulare dell’ex comandante Izzo
Ennesima svolta nel caso Vannini. Come riporta il collega Pettinari la magistratura avrebbe sequestrato il cellulare dell’ex comandante della stazione dei carabinieri di Ladispoli, il maresciallo Izzo. Indagine, lo ricordiamo, partita dalla rivelazioni dell’artigiano di Tolfa, Davide Vannicola, che a ‘Le Iene’ prima e alla Procura poi aveva raccontato che proprio l’ex comandante gli aveva confidato che ad uccidere il ventenne non era stato Antonio Ciontoli ma suo figlio Federico.
Qualche giorno fa, come riporta lamiacittànews.it, diverse pattuglie dei carabieniri si sarebbero presentate a casa dell’ex comandante. L’intenzione della Procura dunque, sembra essere quella di verificare attraverso i tabulati telefonici di Izzo, se la notte tra il 17 e 18 maggio del 2015, l’ex comandante abbia ricevuto una sola da Antonio, all’una e 18 minuti, come hanno sempre sostenuto sia Izzo che lo stesso Ciontoli.
Non sarebbe questa l’unica novità nell’inchiesta. Sempre nei giorni scorsi, infatti, è stato sentito anche un altro sottufficiale, della Guardia di Finanza e che per molti anni è stato anche elemento chiave della polizia giudiziaria della stessa Procura di Civitavecchia, il maresciallo Giovanni Bentivoglio. Quest’ultimo è amico di Vannicola e lo stesso “pioniere” (come viene chiamato Vannicola) avrebbe raccontato anche al maresciallo della Finanza quanto gli aveva confidato Izzo. Essendo l’indagine secretata dalla Procura non trapela nulla su quanto dichiarato dallo sottufficiale delle Fiamme Gialle, ovvero se abbia confermato o no quanto raccontato dall’artigiano di Tolfa.