Parola la pubblico ministero con la requisitoria. A seguire l’arringa dei legali dei Vannini
Caso Vannini, oggi si torna in aula
Nuovo appuntamento, questa mattina, col processo per la morte del giovane ragazzo di Cerveteri Marco Vannini. Il giovane, lo ricordiamo, perse la vita nella villetta della famiglia Ciontoli nella notte tra il 17 e 18 maggio 2015.
La scorsa settimana era stata ascoltata Viola Giorgini (qui il resoconto: https://baraondanews.it/vannini-iniziata-ludienza-viola-giorgini-davanti-al-giudice/). Una versione che la stessa Corte ha ritenuto in quella occasione “non molto credibile”.
La Giorgini, mercoledì scorso, ha ripercorso quanto accaduto quella notte spiegando come come lei si fosse resa conto che quello che aveva raggiunto Marco era un colpo d’arma da fuoco solo una volta arrivata al PIT. Viola in aula aveva spietato anche la frase intercettata nel corridoio della caserma dei Carabinieri di Ladispoli quando rivolgendosi a Federico disse “ti ho parato un po’ il culo”.
“Federico, secondo il resoconto della Giorgini, aveva paura che lo accusassero perché aveva lasciato le impronte. Ero sotto shoc e molto infastidita”. Argomenti che a quanto pare, però, non avrebbero convinto a pieno la Corte.
A prendere la parola, oggi, sarà il pubblico ministero con la sua requisitoria. A seguire i legali della famiglia Vannini pronunceranno la loro arringa.
Si tornerà in aula anche la prossima settimana, mercoledì 23 settembre. In quest’occasione toccherà invece agli av vocati della difesa pronunciare la propria arringa.
La sentenza è fissata per il 30 settembre.