Successo a Sora per “Pet & Technology”
Successo per l’Esibizione dei conduttori cinofili con disabilità motoria specializzati nella ricerca di esplosivi. Si chiama “Pet & Technology” ed ha incantato rubando la scena della 7º edizione della Notte Bianca dello Sport svoltasi a Sora sabato scorso.
Cani, droni e cani robot: dispositivi tecnologici per abbattere gli ostacoli della disabilità
Alle presenza di un ospite d’eccezione quale madrina della serata, la campionessa olimpica di judo e medaglia d’oro a Parigi 2024 Alice Bellandi, si sono esibiti con i loro cani, in una serie di dimostrazioni di ricerca di sostanze esplosive, alcuni conduttori cinofili professionisti con disabilità. La Pet & Technology, come spiega uno dei responsabili dell’Associazione Cinofila “Fedele al suo Padrone”, il Sig. Emilio Citro, utilizza droni, cani robot ed altri dispositivi tecnologici guidati da remoto alfine di dare indicazioni ad un cane, addestrato per la ricerca di esplosivi, sulla zona da bonificare. Gli elementi tecnologici possono essere quindi pilotati da chiunque e manovrati, in completa autonomia, da persone con disabilità. Questo metodo e queste tecnologie, utilizzabili oltre al campo della ricerca di esplosivi anche per la ricerca di dispersi in caso di calamità naturali o in lavori di bonifica cinofila in generale, permetteranno in futuro di poter rendere abili al lavoro, ad esempio, appartenenti alle forze di polizia o a corpi militari vittime di incidenti sul lavoro che hanno viste compromesse le proprie capacità fisiche. Una nuova prospettiva che regalerà una seconda vita professionale a tutte le persone vittime di incidenti durante l’adempimento del proprio dovere o che darà possibilità lavorative a chi, in generale, si trova in una condizione di disabilità.
Proprio queste possibilità hanno trovato interesse da parte del Ministero della Salute nell’ambito del Forum Challenge per una Pubblica Amministrazione sostenibile ed inclusiva. Se in un primo momento, racconta ancora Citro, la tecnica è nata utilizzando dispositivi realizzati per altri scopi, dopo diverse sperimentazioni siamo arrivati a realizzare il primo dispositivo utile a sostenere questa metodologia. Il sig. Citro risulta infatti il possessore del primo, ed unico, brevetto internazionale sia per adoperare questa tecnica che per la costruzione di dispositivi utilizzati al suo sostegno specifico.