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Borgo San Martino. Ridolfi: “Disconosco la dichiarazione di Bucchi sui furti”

L’assessore di Cerveteri interviene dopo le dichiarazioni del presidente del CDZ: “sbagliato abbassare la guardia”

Borgo San Martino. Ridolfi: “Disconosco la dichiarazione di Bucchi sui furti” –

Sui furti a Borgo San Martino interviene Luciano Ridolfi in risposta alle dichiarazioni di Luigino Bucchi di ieri.

Ridolfi dichiara di disconoscere pienamente la dichiarazione del presidente del CDZ della frazione di Cerveteri sulla situazione attuale.

“Come assessore comunale – dice – e membro del gruppo di controllo del vicinato di cui fanno parte 160 famiglie in allarme continuo 24 ore su 24 vorrei una comunicazione più veritiera sulla questione”.

“Si parla di abbassare i toni perché non ci sono riscontri su furti, ma a volte i furti non ci sono proprio perché c’è il controllo del vicinato”.

Ridolfi descrive il comitato come un gruppo di cittadini comuni giudiziosi che stanno monitorando il territorio insieme alle forze dell’ordine in maniera intelligente e costante per cercare di sventare i furti ormai da quindici giorni.

Ed è proprio questo il punto che solleva l’assessore.

“Anch’io sono stato interessato da un tentativo di furto recentemente – spiega – i vicini mi hanno avvisato e sono potute intervenire le forze dell’ordine”.

Sventare è più importante che andare a fare una denuncia dopo aver subito il furto

“Ringrazio i cittadini che prendono seriamente questo incarico e che sottraggono due o tre ore al giorno alla propria famiglia o al proprio lavoro” – dice Ridolfi.

E spiega come a Borgo San Martino si viva spesso in case isolate e che parte dei residenti sia anche in età avanzata.

L’unico modo per monitorare il territorio è usare la propria vettura e girare per le strade, osservando cosa possa destare sospetto e in seguito avvisando le forze dell’ordine.

“Anch’io ho parlato con le forze dell’ordine – spiega Luciano Ridolfi – che si sono dichiarate soddisfatte dall’interesse dei cittadini e fornendo indicazioni per svolgere al meglio questa attività nei limiti consentiti”.

Abbassare la guardia perché non ci sono le denunce non è la soluzione per risolvere il problema

E prosegue: “Forse Bucchi dovrebbe cambiare il suo modo di monitorare la situazione del territorio.

Il tentativo delle famiglie in accordo con le forze dell’ordine è di sventare i furti e non limitarsi a denunciarli dopo averli subiti.

Preferisco che venga segnalata una situazione anomala perché quello può diventare un deterrente.

Vogliamo agire a monte dei tentativi e far capire che il territorio è molto presidiato: questo diventa un deterrente per i malintenzionati”.

“Vorrei che chi vive sul territorio come me desse informazioni corrette e non cercasse di fermare quello che di buono stiamo facendo” – conclude.

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