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Associazione commercianti del centro storico, la Belardinelli: “Non nasce con i migliori propositi di unione”

Associazione commercianti del centro storico – di Giovanni Zucconi

Come prevedibile, non sono mancate le reazioni e le prese di posizioni dopo l’annuncio, sulle pagine di BaraondaNews, della costituzione della nuova associazione commercianti aperta ai soli imprenditori del centro storico di Cerveteri.

Dopo le prime schermaglie tra gli operatori commerciali su Facebook, abbiamo sentito il Consigliere Annalisa Belardinelli per conoscere la sua opinione su questa nuova realtà associativa.

Come giudica la nascita della nuova associazione commercianti circoscritta ai soli operatori economici del centro storico di Cerveteri? Anche lei pensa che possa essere uno stimolo e un esempio per la nascita di altre realtà simili nella nostra città. E che possano lavorare in sinergia?

Associazione commercianti del centro storico, la Belardinelli: "Non nasce con i migliori propositi di unione"
Associazione commercianti del centro storico, la Belardinelli

“Premesso che sono favorevole alla nascita di associazioni di settore perché sono convinta che l’unione fa la forza, devo però dire che questa nuova associazione non mi sembra che sia nata con i migliori propositi di unione. Al contrario mi è stato riferito che alcuni commercianti del centro storico sono stati esclusi a priori, solo perché hanno il coraggio di avanzare critiche all’attuale amministrazione, o perché sono di altro colore politico. Se fosse vero già si parte con il piede sbagliato. Inoltre, nessuno ha spiegato il perché si è deciso di non rimettere in moto la vecchia associazione, di cui peraltro facevano parte tutti i commercianti, e di costituirne invece una ex novo.”

Quale poteva essere secondo lei la soluzione più utile per Cerveteri?

“La soluzione più utile? L’ amministrazione dovrebbe cominciare ad ascoltare veramente i problemi delle varie categorie. E cercare di dare loro delle risposte concrete, e non di ricordarsi della loro esistenza solo in vista delle elezioni.”

Non pensa anche lei che la questione di un’associazione commercianti di Cerveteri sia stata connotata, da una parte e dall’altra, da un eccessivo coinvolgimento della politica locale?

“Riguardo la politicizzazione dell’associazione, direi che se ciò si è verificato è solo perché la vecchia amministrazione ha sempre usato le associazioni solo come dei contenitori di voti. Da utilizzare quando fa più comodo, senza un reale coinvolgimento e, soprattutto, senza prestare attenzione alle loro esigenze. Spero che per il futuro non si ripeta più questo errore, altrimenti anche questa associazione non farà la differenza.”

Sta pensando a qualche iniziativa a livello di Consiglio Comunale per rispondere a questa nuova realtà associativa?

“Al momento non credo ci sia bisogno di iniziative in Consiglio Comunale. Ma io e il mio gruppo siamo sempre a disposizione delle varie categorie per farci portavoce di eventuali istanze o proposte.”

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