Intervista al Presidente della Commissione Urbanistica e Segretario del Partito Democratico
Marina di Cerveteri avrà il suo asilo nido comunale, ma l’approvazione della delibera, in consiglio comunale, ha sollevato una vera e propria bagarre “linguistica” sulla ”Autorizzazione al rilascio del Permesso di Costruire in deroga per la realizzazione di un nuovo Asilo Nido in loc. Cerenova ai sensi dell’art.14″.
Su quanto accaduto abbiamo raggiunto Giuseppe Zito, ex vicesindaco, attuale Segretario del Circolo PD locale e Presidente della commissione urbanistica.
Può darci una tua interpretazione relativamente alla delibera per la costruzione dell’asilo nido discussa dal Consiglio Comunale u.s. e tanto contestata dall’opposizione?
Trovo le polemiche piuttosto singolari. Grazie ai fondi del PNRR stiamo realizzando il secondo asilo nido comunale a Cerenova. In questa frazione, come tutti sanno, il PRG vigente non prevede aree da destinare a servizi pubblici. Per realizzare la struttura siamo dovuti andare in deroga allo strumento urbanistico con la delibera discussa nel Consiglio Comunale del 26 aprile. Ciò consentirà di portare avanti un progetto che qualitativamente è stato riconosciuto da tutti di altissimo livello. Pertanto trovo le polemiche sul testo davvero pleonastiche.
Ma l’opposizione è uscita dall’aula perché proponeva una modifica al testo che potesse far votare il testo all’unanimità. Perché non si è fatto uno sforzo in tal senso?
La modifica richiesta dall’opposizione non riguardava il progetto bensì una frase relativa allo strumento urbanistico utilizzato. Premesso che la delibera scontava il parere positivo del Dirigente competente, già in commissione era stato posto questo quesito. Come Presidente ho voluto cogliere in quell’occasione la preoccupazione dell’opposizione rendendomi disponibile ad approfondire la formulazione del deliberato e nel caso si rendesse necessario anche a predisporre un eventuale emendamento correttivo.
Dopo aver sentito il Dirigente e l’ufficio legale sono andato personalmente ad approfondire la normativa, la giurisprudenza e le delibere tipo relative al permesso in deroga di cui all’art.14 del DPR 380 del 2001 e s.m.i. arrivando alla conclusione che non solo il testo proposto fosse corretto ma che eventuali modifiche avrebbero rischiato di compromettere l’iter dell’opera che, essendo finanziato con fondi PNRR, avrebbe potuto comportare lo slittamento dei tempi e la conseguente perdita del finanziamento.
Asilo Nido a Marina di Cerveteri, Zito: “Le polemiche sulla delibera sono singolari”
Quindi pensa che non si poteva fare uno sforzo per consentire all’opposizione di votare questo atto?
No. Penso che siano stati fatti tutti gli sforzi richiesti e nonostante le rassicurazioni fornite in aula l’opposizione ha deciso di abbandonare i lavori dimostrando quanto tali rivendicazioni fossero strumentali.
Sono francamente dispiaciuto perché la commissione urbanistica sta lavorando molto bene in un clima di collaborazione e coinvolgimento. Spero che queste reazioni non siano un ostacolo a questo percorso virtuoso intrapreso.

Le va di raccontarci il lavoro di una commissione così importante per lo sviluppo della città?
Certamente. Sui temi urbanistici l’Amministrazione sta lavorando alacremente grazie al contributo dell’Assessore Ferri. Su mia proposta è stato avviato il lavoro di modifica del regolamento per le strutture temporanee al fine di incentivare le strutture commerciali a sviluppare un sistema di accoglienza più forte e di qualità, offrendo strumenti per rilanciare un settore in difficoltà e rimuovere ostacoli che abbiamo riscontrato ponessero limiti troppo restrittivi portando a bocciare tantissime richieste pervenute agli uffici.
Ci faccia un esempio?
Oggi se un bar chiede il permesso di occupare il suolo pubblico per mettere tavoli e sedie in un’area non adiacente la sua attività questo gli viene negato. Ad esempio, nel centro storico se è necessario attraversare una strada per effettuare il servizio, nonostante sia in zona a traffico limitato, non è possibile ottenere l’autorizzazione. Le modifiche che stiamo apportando al regolamento sono condivise dall’opposizione e grazie ad un confronto anche con gli uffici coinvolti stiamo costruendo una proposta comune.
Cos’altro bolle in pentola sotto il profilo urbanistico?
Sicuramente il percorso intrapreso per il rilascio dei condoni edilizi di Campo di Mare che, non solo permetterà ai cittadini di quella frazione di avere gli stessi diritti degli altri, consentirà la riapertura delle attività che affacciano sul nostro lungo mare. Un percorso necessario per il rilancio turistico della nostra frazione marina iniziato molto tempo fa e che finalmente giunge a conclusione.
Sempre nella stessa direzione abbiamo illustrato alla commissione la delibera di GC n. 40/2023 con la quale è stato avviato l’iter per la realizzazione di un impianto produttivo di natura turistico-ricettiva in variante allo strumento urbanistico in loc. Stallonara (in prossimità del lungomare). Il progetto prevede la realizzazione di un’area destinata all’installazione di 82 bungalow con capacità di ospitare un totale di 328 persone; un’area destinata alla realizzazione di 70 piazzole di sosta camper con potenziali ospiti pari a 280 persone; la realizzazione di 4 fabbricati adibiti a servizi. Una risposta alla ridotta capacità ricettiva del nostro territorio che oltre a dare impulso al settore turistico garantirà anche nuova occupazione.
Sono tante le proposte ancora al vaglio dell’amministrazione e che vogliamo condividere con l’opposizione perché riguardano il futuro della città e richiedono una larga condivisione.
Per questo continueremo sulla strada del dialogo perché sono convinto che sia quella giusta.