L’intervista a tutto campo al consigliere di opposizione
Annalisa Belardinelli: “A Cerveteri non ci possono essere solo cultura e spettacoli. Ci vogliono anche le opere pubbliche” – di Giovanni Zucconi
Quando intervisti Anna Lisa Belardinelli non bisogna mai prendere impegni per il dopo. Sai quando inizi, ma non sai mai quando finisci. È un fiume in piena che ti può trascinare verso domande che non ti aspettavi di fare, e su risposte più interessanti di quelle che ti eri preparato a ricevere. Anche questa volta è stato così. Ero andato per chiedere la sua opinione sulla sistemazione della cabina dell’Enel alla Boccetta (qui: https://baraondanews.it/cerveteri-anna-lisa-belardinelli-confermiamo-la-nostra-richiesta-di-abbattere-la-cabina-dellenel-della-boccetta/), e ci siamo ritrovati a parlare anche del futuro sindaco di Cerveteri.
Proprio per questo, dopo averla ringraziato per la sua pazienza e la sua disponibilità, passerei subito all’intervista.
Di solito nelle interviste le chiedono di esprimere un giudizio sul lavoro della maggioranza. Io provo inizialmente a chiederle un giudizio sull’operato dell’opposizione. Lei è soddisfatta di come sta lavorando, o vede un minimo di disgregazione?
“Quando parla di opposizione, parla del mio gruppo, o quella complessiva?”
Tutte e due
“Nel mio gruppo ci sentiamo spesso e siamo abbastanza coesi. Immagino che con questa domanda lei voglia farmi parlare del Consigliere Paolacci. Gianluca, essendo nuovo, ha tanta voglia di fare. E questo gli va riconosciuto. Così come lo siamo stati anche noi cinque anni fa, cerca di essere propositivo e di collaborare con la maggioranza. Su questo non c’è nulla di male. L’ho fatto anche io.Anche per me se si vuole raggiungere un obiettivo bisogna collaborare con la maggioranza. Ma dove sta il problema. Che io e Piergentili siamo ormai al sesto anno di opposizione, e abbiamo visto che spesso, pur essendo collaborativi e propositivi, alla fine ti scontri contro un muro.”
Nel senso che poi le cose non vengono fatte?
“Esatto. Le faccio un esempio. Ad agosto 2021, abbiamo presentato una mozione sugli attraversamenti pedonali rialzati. Che è una cosa che ci chiedono i cittadini per la sicurezza dei pedoni. Mozione approvata all’unanimità. Ma non è successo niente, e l’abbiamo ripresentata un anno dopo. Quando c’era già questa nuova maggioranza. Ci hanno detto che stavano provvedendo, e che avevano dato incarico ad una società di fare un piano urbano del traffico. Con spirito collaborativo abbiamo ritirato la mozione. Ma, come già sapete, ad oggi non è stato fatto ancora nulla. E questo è solo uno degli esempi che le posso raccontare.”
Sta dicendo che essere propositivi non paga
“Sto dicendo che, come Gianluca Paolacci, abbiamo provato anche noi ad essere collaborativi. Ma alla fine ci siamo sempre dovuti fermare davanti ad un muro. E devo dire che questa maggioranza inizialmente ci sembrava più aperta. E sicuramente sono più aperti al dialogo e all’ascolto rispetto alla precedente. C’è un clima un po’ più collaborativo. Ma poi, quando si arriva al dunque, le cose non si fanno mai.”
Secondo lei per quale motivo poi le cose non si fanno?
“Per me c’è una buona dose di incapacità e, soprattutto, di menefreghismo nei confronti della città. E poi non vedo programmazione. La critica maggiore che io ho già rivolto anche alla precedente amministrazione è l’assoluta assenza di programmazione. Manca un filo conduttore.”
Quali altre proposte avete fatto e non sono state approvate?
“Noi abbiamo fatto diverse proposte sui parchi pubblici. Ne faremo ancora, e chiederemo emendamenti al bilancio, se necessario. Abbiamo proposto anche di darli in gestione ai privati, se il Comune non ha i fondi. Non dico di metterli a pagamento ma, per esempio, dare la possibilità al privato di mettere un chiosco. Il parco resta pubblico, ma sarà recintato e videosorvegliato. Ricevo molte lamentele dai cittadini su come sono tenuti i parchi pubblici. Ma si continua a non fare nulla. Possibile che in undici anni non si sia riusciti a realizzare un parco giochi?”
Ne approfitto per chiedere se a Cerveteri si realizzerà mai un parco giochi inclusivo
“Io avevo già nel programma del 2017 la realizzazione di un parco giochi inclusivo. L’ho proposto più volte. Io mi sono anche informata. Il concerto di Cristina d’Avena ha avuto quasi il costo di un parco giochi inclusivo di media grandezza. Il problema sono le scelte politiche.
Fino a questo punto si è dato molto spazio allo spettacolo. Ben venga la cultura. Anche noi siamo favorevoli. Ma poi ci deve stare anche il resto. Non ci può essere solo ed esclusivamente cultura e spettacoli. Ci vogliono anche le opere pubbliche.”
Sta dicendo che la maggioranza è diventata solo un gestore di eventi?
“Si.Non vedo in questa maggioranza quel cambiamento di passo che i cittadini si aspettavano. Ma che io non mi aspettavo. L’ho sempre detto che questa è la semplice continuazione della maggioranza precedente. In questi anni abbiamo solo vissuto proclami. Ma mai una realizzazione effettiva.”
Tra le opere che sicuramente i cittadini di Cerveteri aspettano di più, c’è il nuovo Cimitero. O l’ampliamento di quello vecchio. Perché non parte nessun progetto?
“La questione è ferma da dieci anni. Da quando, nel 2013, la Soprintendenza diede l’autorizzazione a procedere con l’ampliamento del cimitero nuovo. Nel 2014, spendendo 11.200 euro, fu realizzato un progetto esecutivo per eseguire l’ampliamento. Altri soldi buttati alle ortiche. Quindi un progetto esecutivo c’era. Ma va rifatto perché sono passati troppi anni. Così come va richiesto di nuovo il nulla osta dalla Soprintendenza, visto che il precedente è scaduto dopo cinque anni. Ma questo progetto è stato poi abbandonato. Anche questo caso, per me, è una questione di scelte politiche. Non è solo una questione di carenza di fondi. Né questa, né le precedenti amministrazioni avevano il cimitero come una priorità.”
Annalisa Belardinelli: “A Cerveteri non ci possono essere solo cultura e spettacoli. Ci vogliono anche le opere pubbliche”
Poi ce lo faremo raccontare anche dall’assessore competente. Ma come si sta procedendo per risolvere questo problema?
“Si era poi scelto di costruire un quinto cimitero a gestione privata. Il problema è che il relativo progetto presentato da una società è stato bocciatoper due volte. E questo ritardo ha fatto nascere l’emergenza loculi. Che è esplosa nel 2016 quando siamo stati costretti a chiedere al Comune di Ladispoli di accogliere i nostri defunti. Con grande disappunto dei nostri concittadini. Ma è stata, come dicevo prima, una precisa scelta politica. Abbiamo proceduto per sbagli e tentativi, e adesso siamo di nuovo al 2013, al punto di partenza. Ripartiamo da zero. Dobbiamo richiedere di nuovo il nulla osta alla soprintendenza e rifare il piano esecutivo.”
Ritorniamo alla domanda iniziale. Come vede il resto dell’opposizione?
“Secondo me c’è Emanuele Vecchiotti che è un ottimo elemento. Gianni Moscherini potrebbe avere anche buone idee. E se convolto collabora. La mia risposta è che con il resto dell’opposizione non c’è una contrapposizione. Quando siamo in Consiglio Comunale, anche se ognuno può sottolineare aspetti diversi, possiamo dire che alla fine la linea della critica è comune.Diciamo che andiamo tutti nella stessa direzione, ma ci manca di fare un lavoro in comune. Al momento siamo un po’ come due gruppi.”
Qualche giorno fa, dopo un intervento del Consigliere Paolacci sulla mancanza di un punto di ristoro alla Banditaccia, e della scarsa valorizzazione di questa dal punto di vista turistico, ho letto degli attacchi ironici nei suoi confronti che non mi aspettavo. Della serie: “se non ce lo avessi detto tu, noi non lo avremmo mai saputo”. Ma non da persone vicine alla maggioranza, ma da persone anche quotidianamente impegnate ad attaccare questa amministrazione. Come ti spieghi questo episodio?
“A Cerveteri manca la volontà di fare crescere persone nuove. È una realtà che ho vissuto anche sulla mia pelle. Non voglio essere fraintesa. Ben venga l’esperienza di chi sta in Consiglio da tanti anni. È fondamentale. Però, dall’altra parte, va anche lasciato spazio a chi vuole portare idee e metodi nuovi. Nella nostra città c’è la mancanza di volontà di far crescere figure nuove. Si dice “bisogna dare spazio ai giovani”, ma poi si votano sempre le stesse persone. Paolacci si è candidato proprio perché aveva voglia di fare. Poi la sua inesperienza politica lo può portare a fare qualche passo falso e a essere attaccato.
Se facciamo riferimento alla mia esperienza, per esempio, pur di non farmi vincere, hanno preferito perdere. Se si ricorda, in una precedente intervista io avevo detto che, se avessi vinto, avrei fatto un solo mandato. E nei cinque anni avrei fatto crescere una nuova persona.”
Un’ultima domanda. L’ultima volta mi ha detto che non avrebbe voluto ricandidarsi a Sindaco. Per lei chi potrà essere il prossimo candidato a Sindaco per il Centrodestra? A me viene facilmente in mente un nome di un non Cerveterano
“Naturalmente non lo so. Dopo le ultime elezioni può succedere di tutto. Ma credo che prima di pensare al prossimo Sindaco, si debba pensare a ricostruire il Centrodestra a Cerveteri. Perché dopo le ultime elezioni c’è stata una grossa frattura. E, se andiamo a vedere, abbiamo un Centrodestra diviso esattamente a metà. Che unito poteva vincere già al primo turno. Se questa volta ci sarà la volontà di vincere, e ribadisco che l’ultima volta non c’è stata, dobbiamo ripartire da un Centrodestra unito. Ci tengo anche a ricordare e a sottolineare che, a differenza di quanto è stato scritto, da parte del mio gruppo c’è sempre stata la volontà al dialogo e a creare un Centrodestra unito. Con la conferma della mia disponibilità a fare non uno, ma due passi indietro, se questo servisse all’unità del Centrodestra.”